Lo scontro Pd-Idv mette in bilico Burlando

(...) alluvione nello spezzino e nel mirino ci sono le intercettazioni telefoniche raccolte dalla polizia, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Pistoia, tra l'ex vicepresidente della giunta e l'imprenditore toscano Giovanni Rosi. Una vicenda che sta scuotendo il centrosinistra. Ad intervenire perché si faccia chiarezza sul ruolo che Fusco avrebbe avuto nell'ambito dell'appalto per la costruzione del nuovo ponte di Ameglia nell'ambito dei lavori post alluvione, sono stati i consiglieri regionali del Pdl. E, questione politicamente più rilevante, anche il segretario ligure del Pd e consigliere regionale Lorenzo Basso.
Dalle indagini fatte dalla Digos che la procura di Pistoia non ha ritenuto rilevanti per l'indagine che stava conducendo trasmettendo il fascicolo alla procura di Genova, emergerebbe uno stretto rapporto tra Giovanni Rosi, Marylin Fusco e il marito e deputato Giovanni Paladini. Nelle intercettazioni raccolte è stato fatto anche il nome di Raffaella Paita, assessore alle infrastrutture in quota Pd. Il Popolo della Libertà aveva chiesto già domenica che il presidente Claudio Burlando riferisse in aula «non solo per le eventuali indicazioni penali di questa vicenda - spiegano Marco Melgrati e Matteo Rosso - ma anche per i comportamenti tenuti che quanto meno devono essere etichettati come poco opportuni». Secondo i due rappresentati del centrodestra la vicenda si sta complicando: «A questo punto Burlando deve venire in consiglio regionale a riferire una volta per tutte. Infatti apprendiamo che risulterebbe dalla intercettazioni che l'assessore Paita cercasse telefonicamente con urgenza il costruttore e pretendiamo di sapere quale ruolo e quali rapporti esistessero tra loro due». «Vogliamo sapere - concludono - dal governatore ligure come pensa di fa fronte a quanto sta venendo a galla rispetto ad atti che, benché ancora non si configurino come reati penalmente perseguibili, sono da giudicare per il consiglio regionale fortemente imbarazzanti».
Una richiesta a cui il presidente della Regione ha risposto chiedendo di poter riferire in aula mercoledì, «per consentirmi di non cancellare la mia partecipazione ai funerali del Caporale Chierotti ad Arma di Taggia (previsti per questa mattina ndr)». Richiesta accolta dalla presidenza del consiglio che ha deciso di far slittare di un giorno la seduta. Oltre al Pdl ad intervenire nella vicenda è stato Lorenzo Basso che ha chiesto «un chiarimento politico immediato in consiglio regionale su fatti politicamente gravi». Basso attacca aspramente gli esponenti dell'Idv finiti «in una confusione di interessi, tra politica, imprese ed istituzioni, che non è consentita a chi ricopre un incarico istituzionale, a prescindere dal fatto che sia reato o no». L'uscita del segretario regionale dei democratici ha fatto irritare Giovanni Paladini che ha replicato: «Starei molto attento prima di parlare. Sia sull'alluvione, sia sul problema del ponte: non si capisce perché si facciano due pesi e due misure. E se la Paita avesse parlato con Rosi? Prima di lanciare la palla in casa di altri, bisognerebbe guardare la propria». Oggi a Roma si riunirà l'esecutivo nazionale dei dipietristi e il caso Liguria sarà all'ordine del giorno.
Intanto, Italia dei Valori è in fermento anche sul fronte Scidone, coinvolto nell'inchiesta sull'alluvione di Genova dello scorso anno.

Ieri Scidone è stato nuovamente interrogato dai magistrati su sua richiesta: «Lo abbiamo chiesto - spiega il legale dell'ex assessore, Andrea Testasecca - per chiarire alcuni punti. Non posso dire altro, il verbale è stato secretato». La Procura ieri ha acquisito un video di Primocanale sull'alluvione di una telefonata del sindaco Vincenzi che parla della situazione del Fereggiano.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica