Si discute sulla società che gestirà la rete idrica

Nel consiglio comunale di San Bartolomeo al Mare si discute della costituzione della Società Consortile per Azioni «Riveracqua Scpa». La nuova società nasce grazie alla volontà referendaria espressa dai cittadini nel 2008 e dal lavoro dei 67 comuni dell'Aato imperiese e man mano tutti i comuni della provincia di Imperia, eccetto Ventimiglia e Imperia, stanno aderendo al consorzio che gestirà le risorse idriche in provincia nei Comuni con oltre mille abitanti. Adriano Ragni primo cittadino di San Bartolomeo al Mare eletto in una coalizione Pdl – Lega Nord ha spiegato: «È un percorso da seguire affinché tutti possiamo essere sotto un gestore unitario, una società pubblica che non è il solito carrozzone da Prima Repubblica». E ancora: «Una decisione presa tempo fa da tutti, una volontà popolare che si realizza. C'è da pensare ora a trasferire le risorse delle altre società locali di gestione dell'acqua, ovvero i tecnici che attualmente si stanno occupando della materia. C'è molto lavoro da fare – ha concluso Ragni - e al meglio. È importante recuperare le professionalità e il valore tecnico di chi ha lavorato nelle società di gestione dell'acqua». La minoranza in fase di voto si è astenuta esprimendo dubbi. Lorenzo Ansaldo consigliere del Pd ha espresso dubbi «alla luce di quanto emerso dalla lettura dello Statuto e nel dibattito che la Società Consortile Rivieracqua possa gestire al meglio tutti i servizi inerenti alla gestione delle acque sul territorio provinciale (acquedotto, fognatura, depurazione) e mantenere adeguati standard di qualità».

E al contrario del sindaco teme che «la Società Consortile Rivieracqua, così come strutturata a livello statutario, possa trasformarsi nella classica società pubblica “all'italiana” dove collocare o ricollocare ex amministratori che spesso non hanno le adeguate competenze». Il Comune di San Bartolomeo al Mare spenderà 4.500euro per la sua quota azionaria.

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