La prima battaglia è stata vinta, ma la guerra è ancora lunga. I residenti di via Oberto Cancelliere, a Castelletto, non possono ancora essere sicuri che il silos interrato da 71 posti auto, che dovrà essere costruito scavando in profondità tra i palazzi per almeno venti metri, non si farà. Per il momento il Tar, a seguito di un ricorso presentato proprio dai cittadini, ha sospeso i lavori. «La discussione nel merito è stata fissata al marzo del prossimo anno - spiega l'avvocato Luigi Piscitelli, l'amministrativista che difende il comitato di cittadini - abbiamo sollevato eccezioni di legittimità, ma abbiamo anche chiesto di valutare attentamente la situazione idrogeologica della zona, che è ritenuta a rischio».
Gli abitanti dei palazzi interessati dai lavori, per l'estrema vicinanza dell'area del cantiere, si sono mobilitati e una cinquantina di loro ha dato mandato al legale di procedere secondo le vie legali per fermare i lavori. Non sono mancate tensioni, anche perché a rendere la situazione ancora più incandescente ci sono stati due attentati incendiari, uno nella sala dove avrebbe dovuto tenersi una riunione del comitato, e l'altro allo zerbino della porta di casa di un rappresentante dei cittadini che mi sono mobilitati. Un caso? Può darsi.
Ma più che la paura di qualche ritorsione, la gente ha paura che gli crolli la casa sotto i piedi
«Non vogliamo rischiare frane o problemi di stabilità ai nostri palazzi - dice un cittadino della zona - e anche se qualcuno si è spaventato dopo i fatti che sono avvenuti da queste parti ci sono quelli che non si sono spaventati e che vanno avanti per bloccare quello che a tutti gli effetti è uno scempio edilizio».
Il progetto fu approvato in extremis il6 dicembre 2011, dalla giunta Vincenzi, proprio il giorno prima che passasse il Puc, che ne avrebbe reso più difficile l'approvazione.
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