Al sindaco non interessa parlare di Terzo Valico E fa «cadere» il consiglio

(...) La maggioranza deve trarne le conseguenze e quindi interrogarsi su strategie e futuro per il governo della città».
Il vicesindaco Stefano Bernini (Pd) dopo che ieri mattina l'assemblea ha dovuto chiudere i battenti per la mancanza del numero legale sulla discussione sul Terzo Valico, sbatte per primo la porta della Sala Rossa, è fuori di sé, se ne va e chiede un immediato chiarimento con Marco Doria. Il consiglio comunale è «caduto» su una delibera da lui presentata insieme alla giunta. Per il sindaco di Genova non c'è soltanto la «maledizione» della Gronda, la cui discussione era già stata rinviata l'altroieri, ma da ieri si aggiunge quella sul Terzo Valico. In aula i compagni ci fanno una figuraccia e vincono ancora una volta quelli del Movimento 5 Stelle, appoggiati dalla Federazione della Sinistra e dagli altri gruppi di opposizione.
Al momento della discussione della delibera sul Terzo Valico il primo ad alzarsi in piedi è il grillino Mauro Muscarà che presenta una «mozione sospensiva» perché «ho chiesto informazioni ai tecnici sulla presenza di amianto rilevata dai carotaggi lungo il tracciato, ma non ho neanche ricevuto un'idonea documentazione». Discussione. Intervento della vice segretario generale. Richiesta di conta dei consiglieri per il numero legale (21 su 40) da parte del capogruppo dipietrista Stefano Anzalone. In Sala Rossa sono assenti il sindaco e la consigliere della Lista Doria Maddalena Bartolini che, se fossero stati presenti, non avrebbero fatto «saltare» la seduta consigliare. Mancano all'appello sul Terzo Valico pure gli ex assessori vincenziani Paolo Veardo e Giovanni Vassallo. Assenti anche Enrico Musso e Pietro Salemi (Lista Musso), Edoardo Rixi (Lega Nord), Salvatore Mazzei (Idv). Ad alzare i tacchi per primi sono quelli del Movimento 5 Stelle, seguiti dai consiglieri del Pdl, dell'Udc, della Lista Musso e del capogruppo della Federazione della Sinistra Antonio Bruno: «Tutto quello che si può fare per impedire la costruzione di un'opera inutile e impattante, lo continuerò a fare».
«Siamo a favore del Terzo Valico - dicono i pidiellini Lilli Lauro e Stefano Balleari - ma non ci stiamo in Sala Rossa a votare le delibere della maggioranza, quando sono assenti il sindaco Doria e sette assessori della giunta, oltre ai consiglieri del centrosinistra. È una vergogna». «Questa giunta e maggioranza - spiega il capogruppo Udc Alfonso Gioia - non sono in grado di discutere i temi e di fare approvare le delibere fondamentali e più importanti per lo sviluppo di Genova».

Ieri mattina è passata soltanto la precedente delibera che pone alcuni vincoli sulla trasformazione dell'ex ospedale Martinez a Pegli. Alle 11.30 il presidente del consiglio Giorgio Guerello ha chiuso bottega: «Manca il numero legale. Tanti auguri a tutti».Fabrizio Graffione

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