Il sindaco rilancia il vigile di quartiere

Quando non sa come giustificare le proprie colpe, il Comune di Genova spiega che la sicurezza non è compito delle amministrazioni locali. Che sono le forze dell'ordine a garantire la tutela dei cittadini in questo senso. Ma da Santa Margherita arriva la smentita più secca, quella con i fatti, a ogni tipo di scusa. Nella cittadina del Tigullio, amministrata da una giunta teoricamente civica ma con un sindaco dalla storia senza dubbio di sinistra, ritorna infatti il vigile di quartiere. Dopo la sperimentazione del 2010, interrotta per carenza di organico, la polizia locale torna a garantire un servizio molto richiesto dai cittadini, raccogliendo un input dell'amministrazione comunale.
San Siro e Corte sono le zone interessate, l'una per la sua alta densità abitativa, la seconda per la sua valenza turistica. La giunta spiega di voler soprattutto raggiungere 4 obiettivi: presidiare con più costanza il territorio, adottando una filosofia preventiva; intervenire in modo veloce ed efficace in caso di segnalazioni; offrire un punto di riferimento alla popolazione, soprattutto quella anziana, e al turista. L'iniziativa è partita in questi giorni grazie a 4 nuove assunzioni a tempo determinato e proseguirà fino ad autunno inoltrato. I 2 vigili di quartiere saranno operativi tutti i giorni nell'arco di 6 ore tra le 7.30 e le 19.30.

«Ringrazio il comando di polizia per aver recepito una direttiva che nasce, a sua volta, da una precisa esigenza della città - commenta l'assessore Maurizio Tuseo - Le difficoltà in cui opera il comando sono molteplici. La viva soddisfazione che desidero esprimere nasce anche da questo». Nonostante i problemi che si possono incontrare, se c'è la volontà politica, le cose si fanno.

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