Il sismologo spera in un terremoto nel Pdl

Il sismologo spera in un terremoto nel Pdl

«Condivido appieno la battaglia per dare sostegno a Musso nel turno di ballottaggio». Claudio Eva, il sismologo che venne candidato sindaco a Genova da Forza Italia nel 1997, non ha dubbi. E anzi ricorda come nel corso di uno degli ultimi incontri del direttivo Pdl avesse sottolineato proprio «la necessità di non condurre una campagna elettorale contro Enrico Musso, in vista di una necessaria, futura collaborazione per il secondo turno. A prescindere da quello che sarebbe stato l’esito del primo round». Eva ricorda che qualcuno gli diede ragione, qualcuno abbozzò, ma il discorso, in buona sostanza, venne lasciato cadere. Ora da Eva parte un’altra idea, che poi coincide con quella già lanciata dal Giornale: «Rifondare la politica del centrodestra partendo dalla base e da una verifica dei vertici del Pdl - riassume Eva -. Dopo 3, o forse 5 anni di “non politica” occorre come minimo un ripensamento della classe dirigente, servono volti nuovi. Per essere chiari, io non ho aspirazioni di questo tipo.

Ho già dato, penso piuttosto a giovani disposti a mettersi in gioco. E in questo senso penso proprio all’iniziativa degli Amici del Giornale. L’obiettivo? Non dico di rifare subito un partito del 20 per cento, ma neppure del 9».

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