(...) Ma, al di là di sigle e paroloni inglesi, quanto è grande la «grande redazione giovanile»? Tanto, probabilmente più grande del pubblico alla quale si rivolge. Lobiettivo dichiarato del progetto è infatti quello dell«aumento degli ascoltatori di almeno il 10% (dai 500 circa al giorno attuali)». Una radio che sui sviluppa sul web, articolata per diventare un network scolastico-universitario, che fa 500 ascoltatori (dichiarati) al giorno su tutto il territorio regionale?
Una radio locale come Babboleo fa una media di 180mila ascoltatori al giorno, solo 45mila con la stazione all news cui è dedicata una frequenza. Ma anche le emittenti più in difficoltà ragionano comunque nellordine di grandezza delle decine di migliaia di ascoltatori. Di qui il dubbio che probabilmente quegli stessi soldi, anche restando nel campo della radiofonia, si sarebbero potuti spendere in ben altro modo. «Credo che sarebbe stato molto più proficuo se questi soldi fossero stati stanziati a favore delle radio locali - interviene Matteo Rosso, consigliere regionale del Pdl -. In questo modo si sarebbero potuti raggiungere più obiettivi: non solo far valorizzare il talento dei giovani liguri insegnando loro anche una professione, ma in un certo qual modo destinando questi soldi alle emittenti radiofoniche locali si sostenevano le realtà del nostro territorio».
Insomma, quei soldi, destinati al supporto delle emittenti locali, avrebbero potuto garantire linserimento nel vero mondo del lavoro dei giovani più promettenti, magari con contratti vincolati allo stanziamento dei fondi. I progetti governativi o comunitari offrono alle regioni molti soldi che hanno vincoli per il settore di utilizzo, ma che devono essere sfruttati al meglio dagli stessi enti locali che possono indirizzarli nei progetti più validi.
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