«A pagina 21 del mio programma è scritto chiaro che lalta velocità Genova-Milano è una priorità da portare avanti. Chi è stato eletto con la maggioranza ha il dovere e la responsabilità di sostenere quanto stabilito nel documento con il quale ci siamo presentati allelettorato», Marco Doria tenta di smorzare le polemiche e di rimettere al proprio posto i consiglieri comunali di Sel, FdS e Lista Doria che nei giorni scorsi hanno depositato una mozione, sottoscritta anche dai grillini, per chiedere una moratoria del Terzo Valico. Lo fa a parole davanti alla stampa e in un faccia a faccia avuto ieri pomeriggio con i consiglieri del suo gruppo; lo fa nei fatti con una delibera di giunta che dà il via libera ad una serie di aree comunali che verranno date in concessione al consorzio Cociv, responsabile del cantiere dellAlta velocità ferroviaria.
Si parte, dunque, tra qualche giorno con una serie di lavori propedeutici al cantiere vero e proprio: in un paio danni verrà costruita una galleria che collegherà il casello di Genova Aeroporto con la strada di Scarpino per una lunghezza di 1,4 chilometri, parallelamente via al cantiere tra via Borzoli e corso Perrone per allargare il ponte su via Ferri e, ancora, demolizione del palazzo di via Giotto 18, quello sul rio Chiaravagna che divenne famoso per lalluvione che colpì Sestri Ponente due anni fa: «Tutti cantieri per i quali il Comune non sborserà un euro, ma anche opere che resteranno di utilità alla città anche alla fine dei lavori del Terzo Valico - spiega Stefano Bernini, vicesindaco con delega alle infrastrutture -. Per queste opere propedeutiche il ministero investe 19 milioni».
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