(...) «Noi, invece - precisa lesponente del Carroccio -, per portare avanti questa idea vogliamo ricorrere alla sensibilità e alla concretezza della gente. Ecco perché abbiamo pensato a una proposta di legge di iniziativa popolare sullextragettito portuale. Raccoglieremo le 50mila firme necessarie e porteremo i documenti in parlamento, come prevede la normativa vigente». E a chi obietta che «ci vogliono un sacco di soldi per realizzare opere portuali rilevanti», Rixi replica con tanto di cifre e dati inoppugnabili: «Calcolando che il gettito dellIva per la totalità dei diritti doganali riscossi dallAgenzia delle Dogane dei tre principali scali della Liguria, Genova, La Spezia e Savona, è stato nel 2005 di quasi 4 miliardi di euro, con lincidenza dellIva dell84 per cento, lattribuzione di soli pochi punti percentuali permetterebbe di generare leve finanziarie in grado, a loro volta, di generare forti investimenti in campo portuale e logistico».
La proposta, presentata ieri ufficialmente a Genova nel point elettorale di Rixi in via Maragliano, è già stata sposata da numerosi operatori del settore, oltre che da altri esponenti del Carroccio «più sensibili - come sottolinea limprenditore Fabio Costa, in lista per il Comune di Genova - a fare poca filosofia e molti fatti, venendo incontro alle istanze concrete della gente». Aggiunge ancora Rixi: «Il porto di Genova non ha i soldi per infrastrutture e servizi perché li deve dare tutti a Roma e spesso ad altri porti che non producono ricchezza. Bisogna investire dove i soldi generano altra ricchezza, come nel porto di Genova, non altrove. La Lanterna - ribadisce il candidato sindaco del Carroccio - movimenta più del 60 per cento della merce portuale di tutta Italia, ma purtroppo non riesce a garantire le infrastrutture e i servizi che servono per sviluppare la città e le sua aziende. Non mi riferisco solo alle grandi infrastrutture, ma anche a quelle piccole. Se non si può movimentare i container durante la notte, perché non cè la possibilità di realizzare una pannellatura fonoassorbente per garantire la tranquillità a chi abita vicino al porto, il porto non potrà mai crescere». In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell'istituzione: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario, dopo aver raccolto le 50mila firme, presentare la proposta alla Corte di Cassazione.
Ma Rixi non dimentica altri «fronti» caldi dello scenario politico. Come la questione del «tesoretto» restituito dallex sottosegretario (ed ex leghista, in quanto espulso dal partito) Francesco Belsito: «La Lega Nord devolva il tesoro al mondo del volontariato» propone Rixi. Che spiega: «Mi meraviglia chiamarlo tesoro, sono 200mila euro, e penso che siamo veramente poveri se questo è il tesoro della Lega. Comunque sia - conclude il candidato sindaco -, è una vicenda triste: gli investimenti in oro e diamanti in questi tempi di crisi, non so proprio come Belsito li abbia potuti concepire.
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