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Treni in ritardo. Anche con il sole

(...) da tre giorni almeno e le temperature si sono alzate, i treni regionali della Liguria continuano a non funzionare? Cronaca di ieri: alla stazione di Genova Prà il treno delle 8 arriva con venti minuti di ritardo. Pieno? Di più. Tanto da dover attendere altri quindici minuti in stazione per far salire i passeggeri. Una signora si sente male e chiede di scendere. Poi si parte tra malumori e mugugni. A Pegli la scena si ripete, ma questa volta il capotreno chiude le porte (su 4 ne funziona solo 1) e lascia a terra buona parte dei viaggiatori. Risultato: da Prà a Brignole il viaggio dura un'ora invece che 30 minuti. «La gente era furiosa - racconta una passeggera -, qualcuno pensava anche di mettersi sui binari per protesta. Ma anche martedì la situazione era così: il treno delle 15.15 è partito con 45 minuti di ritardo da Brignole a Ventimiglia e ieri quello delle 17.09 con mezzora di ritardo». Non solo, oltre all'attesa, ieri sui cartelloni elettronici di Pegli è comparsa pure la scritta di soppressione di un treno verso Brignole. «Si è rotto un locomotore a Pietra Ligure del regionale Genova-Pietra Ligure - spiegano da Ferrovie dello Stato - che ha causato ritardi su sei treni regionali e un Intercity. Il convoglio soppresso? Un problema alla partenza da Voltri».

Intanto l'assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco ha presentato alla Procura l'esposto annunciato nei giorni scorsi contro Fs (Rfi e Trenitalia) «per i disservizi e i disagi agli utenti il 14 e il 15 dicembre scorsi». La Regione chiede «l'identificazione dei responsabili e la loro punizione». Giulia Guerri

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