Un sogno inglese in Riviera. Il titolo del libro edito da Mondadori, in uscita questo mese, è perfetto per descrivere Villa della Pergola, la più celebre delle dimore britanniche situate sulla prima collina di Alassio. Un edificio ottocentesco di grandissimo pregio, circondato da un giardino su più livelli che si estende per una superficie di 22 mila metri quadrati, ricco di flora mediterranea ed esotica sempreverde, che in questi giorni ha aperto eccezionalmente le porte al pubblico, in occasione dell'iniziativa «Tre giorni per il giardino», organizzata dal Fai - Fondo Ambiente Italiano, grazie alla disponibilità dell'autore televisivo Antonio Ricci ed alla consorte Silvia, i quali, a capo di una cordata, hanno salvato la villa ed il parco da una speculazione edilizia.
Alassio ritrova un gioiello: alla presenza di numerose autorità, tra cui l'ambasciatore britannico in Italia Christopher Prentice e l'onorevole Claudio Scajola, i coniugi Ricci, con la presentazione dell'inviato di «Striscia la Notizia» Moreno Morello e la partecipazione del campione di bike trial Vittorio Brumotti, hanno accolto decine di spettatori, affascinati dall'incredibile spettacolo naturale.
Più che le celebrità del jet-set e delle autorità, protagonisti assoluti sono stati la villa ed il suo immenso giardino, freschi del restauro conservativo degli architetti Ettore Mocchetti e Paolo Pejrone. Sorgenti d'acqua, rose, zagare, dalie e ninfee: una vera e propria meraviglia, come fu definita da Walter Scott nel 1907 nel suo volume «The Riviera», nata come sede di villeggiatura di aristocratici inglesi nel finire dell'ottocento, grazie alla famiglia del Generale William Montagu Scott McMurdo, eroe della guerra di Crimea e tra i primi figli di Albione a scegliere il territorio alassino come meta per le vacanze invernali.
Diversi i passaggi di proprietà nel '900, prima al baronetto scozzese Sir Walter Hamilton-Dalrymple, cugino di Virginia Woolf, quindi a Daniel Hanbury, figlio di Sir Thomas Hanbury della Mortola. Nel 1925, fu set di alcune scene della prima pellicola di Alfred Hitchcock. Quindi, dalla seconda guerra mondiale in avanti, con l'eccezione delle riprese di «The Snorkel» del premio Oscar Guy Green nel 1957, la villa fu sempre meno utilizzata, di pari passo col progressivo addio dei sudditi di sua Maestà ad Alassio, culminato con il definitivo abbandono, la decadenza della struttura e del giardino.
A dare nuova vita ad uno dei parchi più suggestivi della Liguria, Silvia ed Antonio Ricci, che in questi ultimi anni sono riusciti nell'impresa di recuperarlo e riportarlo ai fasti di un'epoca ormai lontana, trasformandolo in una residenza di lusso.
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