Dalla Germania alla Toscana ora fioccano denunce

Il fango delle accuse di pedofilia contro la Chiesa assume sempre di più l’impeto di un fiume in piena. Il clamore degli attacchi diretti ai massimi vertici del Vaticano, Papa incluso, sta aprendo un vaso di Pandora di sospetti, illazioni, riscoperte di vecchi casi.
In Germania, dove il caso è scottante, il numero delle segnalazioni si moltiplica. A Muenster (Nord Reno-Westfalia) la settimana scorsa è emerso che la Procura sta indagando su 15 preti per presunti abusi sessuali. E ieri due religiosi sono stati sospesi dalle funzioni. Secondo quanto ha reso noto oggi l’ufficio stampa della diocesi, uno dei religiosi ha 74 anni e avrebbe abusato di minorenni nel 1970, quando era cappellano di Ostbevern, un Comune del Land. Già nel 2003 erano emersi sospetti su questo prete, il quale però aveva negato qualsiasi abuso. Anche l’altro religioso appartiene alla diocesi di Muenster, è stato reso noto, e le autorità giudiziarie stanno indagando su entrambi i loro casi. Questo mese già un prete di Muenster ha chiesto e ottenuto la dispensa dagli obblighi sacerdotali a causa di abusi sessuali commessi su adolescenti in passato.
Intanto a Monaco altri due presunti casi di abusi sessuali su minori sono emersi oggi a carico di Peter Hullermann, il prete pedofilo che papa Ratzinger, quando era arcivescovo, aveva accettato di far curare nella propria diocesi di Monaco di Baviera, nel 1980. Secondo quanto scrive l’agenzia stampa tedesca Dpa, le violenze sarebbero avvenute a Bottrop (Nord Reno-Westfalia), nella comunità della chiesa di San Ciriaco. Dopo Bottrop, il religioso - attualmente sospeso - era andato ad Essen, dove era rimasto fino al 1980 e dove avrebbe abusato di altri tre ragazzi. Proprio a causa di queste ultime violenze, il prete era stato trasferito a Monaco di Baviera nel 1980, dove aveva abusato di nuovo di minori e per questo era stato condannato - nel 1986 - a 18 mesi di carcere con la condizionale.
E oggi anche il settimanale L’Espresso si tuffa nel fango, pubblicando un’inchiesta sui casi italiani di minori abusati, o presunti tali, all’ombra del crocifisso. Il settimanale accusa diocesi, e a volte in prima persona i vescovi, di aver insabbiato. Tra le altre storie «dimenticate», il settimanale parla di abusi durante il catechismo «in un famoso monastero della Toscana».

Un tal «Mario» racconta di un frate che l’accarezzava in solitudine dicendogli: «Non avere paura, sono le mani di Dio». Ma quando il religioso si apprestava a spogliarsi, «c’è stato un rumore, sono entrate alcune persone, e solo così ho evitato il peggio».