In Gesfid Ligresti trova 100 milioni

La situazione finanziaria del gruppo che fa capo a Salvatore Ligresti, da qualche tempo non è florida. Poche settimane fa il costruttore ha rinegoziato una linea di credito per 130 milioni concessa da un pool di banche (capeggiate dall'Unicredit di Alessandro Profumo) alle società-casseforti di famiglia. In cambio si è impegnato a vendere qualche gioiello per far liquidità. Così dopo aver messo all’asta la milanese Torre Velasca (in portafoglio alla controllata Fondiaria Sai), ieri ha venduto la Gesfin alla Pkb. La Gesfin (anche questa del gruppo Fondiaria Sai) è una banca di gestioni patrimoniali di Lugano. A comprare è stata la Pkb (Private Kredit Bank) sempre di Lugano posseduta dalla Cofi, la finanziaria della famiglia Trabaldo Togna che in Italia controlla anche la Cassa Lombarda. Il valore della transazione non è stato reso noto, ma fonti finanziarie ticinesi parlano di una cifra attorno ai 100 milioni di euro. Niente male.

Come li userà la compagnia di assicurazioni quando li avrà incassati? Tra le ipotesi circola la previsione più immediata: comprerà qualche pezzo del patrimonio privato del costruttore siciliano. Così i denari freschi arriveranno in cima alla piramide societaria, dove ce n’è più bisogno.

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