Storia di un delitto donore. Maria dAvalos e il duca dAdria Fabrizio Carafa sorpresi dal di lei marito Carlo Gesualdo, nobile madrigalista dellepoca «in flagrante delicto di flagrante peccato». Finì nel sangue... La vicenda scosse la Napoli di allora, correva lanno 1590. Ora questi fatti, di cui si sono occupati anche maestri come Stravinski, Berio e Sciarrino, sono ridiventati materia di pensiero e creazione. Soggetto per Gesualdo Considered as a Murderer, nuova opera del compositore Luca Francesconi su testo di Vittorio Sermonti.
Della produzione, in prima italiana oggi e domani sera al teatro Parenti con il Divertimento ensemble diretto da Sandro Gorli, se nè parlato con lautore e alcune personalità della cultura. Al centro il delitto passionale e le simbologie legate a una storia intrigante che da secoli appassiona musicisti e studiosi. Incontro aperto al pubblico di Mito SettembreMusica 2008, nella chiesa di San Francesco da Paola «Gesualdo, che non scrisse mai unopera - attacca in musica Francesconi - visse il passaggio dal Rinascimento al Barocco, la nascita del teatro con labbandono del proliferare di voci a favore della monodia, e poi la sua vita; si fermò a un linguaggio precedente a quello dellinnovatore Claudio Monteverdi». Giovanni Iudica, ordinario di Diritto civile alla Bocconi (autore del libro Il principe dei musici. Carlo Gesualdo da Venosa), della storia sottolinea il conflitto degli ordinamenti: «Allepoca erano diversi e ognuno cercava di far prevalere il proprio.
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