Ghedini: "Gravissima intromissione nella vita privata"

Gli avvocati del premier accusano la procura di Milano: "In atto una gravissima intromissione nella vita privata del premier senza precedenti nella storia giudiziaria del Paese". Poi assicurano: "La nuova indagine  appare talmente assurda ed infondata"

Ghedini: "Gravissima intromissione nella vita privata"

Milano - Una "gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio senza precedenti nella storia giudiziaria del Paese". Così gli avvocati del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini, commentano l’indagine aperta contro Berlusconi dalla Procura di Milano, che definiscono "assurda e infondata" e basata su vicenda "già ampiamente smentite da tutti i testimoni e dai diretti protagonisti".

L'indagine sarà archiviata "La nuova indagine nei confronti del presidente del Consiglio da parte della procura di Milano appare talmente assurda ed infondata in fatto ed in diritto che non meriterebbe commento alcuno - crivono in una nota congiunta gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo - si deve per osservare che le ipotesi prospettate sono già state ampiamente smentite da tutti i testimoni e dai diretti protagonist". Ghedini e  Longo aggiungono che "il depositare in questa fase parziale stralci di atti di indagine, fra cui moltissimi giuridicamente inutili e confezionati in chiara prospettiva accusatoria, fa apparire questa vicenda più mediatica che processuale, che non potrà che concludersi con una doverosa archiviazione".

Intromissione nella vita privata "La nuova indagine nei confronti del Presidente del Consiglio da parte della Procura di Milano - affermano Longo e Ghedini - appare talmente assurda ed infondata in fatto ed in diritto che non meriterebbe commento alcuno". "Si deve - aggiungono i legali del Cavaliere - però osservare che le ipotesi prospettate sono già state ampiamente smentite da tutti i testimoni e dai diretti protagonisti. Il depositare in questa fase parziale stralci di atti di indagine, fra cui moltissimi giuridicamente inutili e confezionati in chiara prospettiva accusatoria, fa apparire questa vicenda più mediatica che processuale, che non potrà che concludersi con una doverosa archiviazione". "Si tratta in realtà di una gravissima intromissione nella vita privata del Presidente del Consiglio che non ha precedenti nella storia giudiziaria del Paese e che dimostra la insostenibile situazione dei rapporti con una certa parte della magistratura".

Mai avuto rapporti sessuali "In una notizia di agenzia si assume che il Presidente Berlusconi avrebbe avuto rapporti sessuali con Ruby quand’era minorenne - puntualizzano i legali del presidente del Consiglio - l’assunto è palesemente destituito di ogni fondamento".

"Come risulta dalle stesse dichiarazioni della ragazza e dalle puntuali indagini difensive svolte in merito sulla vicenda - continuano Ghedini e Longo - mai vi sono stati rapporti sessuali, ma soltanto una conoscenza senza implicazioni di carattere intimo. Qualsiasi illazione sul punto, dunque, è destinata ad essere totalmente smentita da dati fattuali".

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