Domenica notte Milano ha battuto ogni record: il termometro è arrivato a segnare dieci gradi sotto lo zero e, secondo i meteorologi, si tratta di una delle temperature più basse degli ultimi dieci anni. Non c’è quindi da stupirsi se in parecchie abitazioni sono scoppiate le tubature delle caldaie. Ieri mattina i vigili del fuoco hanno ricevuto una chiamata via l’altra (in tutto 117) per interventi d’urgenza nei condomini dove il gelo ha provocato la rottura dei tubi. Altri interventi per la rottura degli idranti per le strade o per il pericolo di caduta di lastre di ghiaccio. Nelle case in cui sono andate in tilt le caldaie, gli inquilini sono rimasti al freddo per ore e si è cercato di fare il possibile per risolvere il problema entro sera.
Non ci sarà tregua nemmeno nei prossimi giorni. Le temperature continueranno ad essere pressoché siberiane. Oggi su Milano cadrà qualche fiocco di neve. Ma nulla di preoccupante in base al quadro tratteggiato da Rino Cutuli, centro meteorologico Epson. «Invece c’è il rischio di una nuova nevicata tra venerdì e sabato - spiegano gli esperti - Le previsioni sono ancora da confermare e saranno più precise nei prossimi giorni. Sulle temperature non ci aspettiamo miglioramenti, il grande freddo proseguirà per tutta la settimana». Contro il ghiaccio il Comune continuerà nei prossimi giorni le operazioni di pulizia delle strade e dei marciapiedi. E i vigili sproneranno gli spalatori privati «fannulloni» che non hanno ancora pulito adeguatamente l’area di fronte al loro portone. Si cerca di limitare in ogni modo il rischio scivolate.
Prosegue anche l’assistenza dei clochard: la Croce Rossa ha aumentato i le unità di assistenza per strada e Palazzo Marino ha ampliato la rete di soccorso e accoglienza con altri 45 posti all’Ortomercato utilizzando un immobile che per anni è stato utilizzato come discoteca dalla criminalità organizzata. I ricoveri garantiscono complessivamente 1.750 clochard.
La settimana non è cominciata bene per i pendolari tra vagoni con il riscaldamento rotto, buio a bordo dei treni e ritardi. Mattinata nera per i viaggiatori della linea Mantova-Cremona-Milano. Il treno delle 6.58 partito da Cremona in direzione Milano Centrale ha registrato un ritardo di 46 minuti. Quello delle 7.33, con 45 minuti di ritardo, si è fermato alla stazione di Rogoredo in coda ad altri tre convogli. Stazione in tilt, carrozze gelide e al buio. Il problema, un guasto alla linea elettrica in stazione a Casalpusterlengo con l’annuncio di Trenord di ritardi sui 60 minuti. Come se non bastasse, si è staccato un pezzo della linea aerea al binario 1 ed è stato il caos. In ritardo e infreddoliti, i pendolari hanno minacciato il blocco della stazione per protesta. Il treno delle 9.30 da Cremona a Milano ha superato i 20 minuti di ritardo.
A patire il gelo sono anche gli animali.
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