Già 50 partecipanti L’Expo dei ritardi taglia in anticipo almeno un traguardo

Di polemica in polemica Expo 2015 arranca dagli inizi ed è costretto a recuperare i ritardi. Ma almeno un traguardo lo ha tagliato in anticipo. Con le ultime adesioni di Belgio e Repubblica Domenicana, sono già saliti a 50 i Paesi che hanno aderito all’esposizione milanese. «É una grande vittoria - festeggia il ministro degli Esteri Franco Frattini - abbiamo raggiunto quattro mesi prima la quota che ci eravamo fissati entro fine 2011». Un traguardo, confer,a la società Expo, che «consente di guardare con grande fiducia alla costruzione dell’evento, anche in vista dell'apertura dei cantieri fissata per il 25 ottobre e del primo grande appuntamento mondiale dell'International Participants Meeting che si terrà a Villa Erba, a Como, dal 25 al 27 ottobre». Oltre all’Onu hanno già aderito ufficialmente Paesi come Argentina, Israele, Svizzera, Mauritania, Iran, Bolivia. «Oggi vince quell’Italia che crede nelle proprie energie e nel proprio futuro - aggiunge il ministro -. Ed è molto importante che lo faccia partendo da Milano, una città che in tante occasioni è stata il cantiere dell’innovazione ed il motore della crescita economica».
All’ordine del giorno c’è però il ridimensionamento economico della manifestazione, anticipata nei giorni scorsi dal dg Giuseppe Sala.

L’Expo «non è un problema di investimenti economici, ma culturale e politico», in cui «Milano deve rapportarsi al mondo come città all’avanguardia sui temi dell’Expo, altrimenti si rischia che rimanga un evento occasionale» afferma però l’assessore comunale Stefano Boeri che ha la delega ad Expo. Nei prossimi giorni «dovremo valutare con attenzione cosa vuol dire un risparmio forte su Expo, con una convergenza di tutti i soggetti che portano avanti il progetto».

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