Già esauriti i biglietti delle anteprime

Nel galà inaugurale al teatro dell’Opera il maestro Muti proporrà le musiche di Nino Rota

(...) riceverà il Marc’Aurelio d’oro dalle mani dell’attrice Maria Rosaria Omaggio, dopo un breve discorso del presidente dell’Imaie (l’istituto che tutela i diritti degli artisti interpreti ed esecutori) Sergio Perticaroli che darà il benvenuto a Connery da parte di tutti gli artisti italiani e da parte della Festa del cinema. Le musiche in programma durante la serata sono ovviamente tratte dal repertorio di Nino Rota, uno dei più amati compositori per il cinema.
Prima ancora del «fischio d’inizio», già si può fare un primo bilancio sul favore concesso dal pubblico romano a questa nuova kermesse cinematografica. Si contano - ad esempio - i biglietti venduti e ci sono già i tutti esauriti. Non pensate per ora di vedere - negli spazi dell’Auditorium, né in quelli enormi (1.256 posti) della nuova tensostruttura del Palaroma - né Fur an imaginary portrait of Diane Arbus l’atteso film con protagonista Nicole Kidman (appunto tutto esaurito), né tanto meno N.(Io e Napoleone) di Paolo Virzì. E certamente è già tutto pieno anche l’atteso incontro pomeridiano con Sean Connery di venerdì con il pubblico dopo il documentario The bowler and the bunnet, pellicola interpretata dallo stesso Connery, e l’unica che l’artista ha girato come regista.
Ma oltre a questi avvenimenti, senza più posti anche perché eventi di inizio festival, tutto esaurito anche - e da sottolineare - per Fascisti su marte ovvero l’epopea del gerarca fascista Barbagli nell’ostile pianeta comunista, a firma di Corrado Guzzanti (17 ottobre) e ovviamente per il film di Tornatore (La sconosciuta). E ancora tutto esaurito per The departed di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Matt Damon e Jack Nicholson e per il film A casa nostra di Francesca Comencini.
È di prammatica, in queste circostanze, tirare fuori qualche numero per fornire un quadro dell’evento. Alla fine saranno quasi 6mila gli operatori e giornalisti accreditati. E, per parlare solo cronisti stranieri, ci saranno a Roma per la Festa del Cinema seicento inviati (compresi quelli televisivi). E per tutti loro l’unico incubo è quello del traffico, ostacolo davvero fastidioso per poter «coprire» eventi che si articolano in punti diversi della città.
È utile ricordare, a questo proposito, che per i prossimi dieci giorni alcune linee dell’Atac subiranno modifiche di percorso. A piazza Augusto Imperatore - ad esempio - verranno tolti alcuni capolinea. Modifiche di percorso per le linee che transitano nei paraggi dell’Auditorium (53, 217, 233 e 910). Viene poi istituita una navetta che collegherà piazza Barberini con il Parco della Musica, transitando per via Veneto e Villa Borghese (altri luoghi deputati a ospitare eventi della Festa).
Per mangiare, almeno all’Auditorium dove ci sono quattro sale operative, non ci dovrebbero essere problemi. Oltre «Cucinema» gestito dallo chef Antonello Colonna in tre spazi diversi (ovvero un ristorante - gourmet, uno regionale e di un open-space con caffè, enoteca, pizzeria e tavola calda) che garantirà 700 pasti in contemporanea, è in allestimento anche un chiosco di cucina etnica che fornirà, a chi li ama, kebab e felafel.


Per quanto riguarda, infine, la megastruttura del Palaroma che si trova di fronte all’Auditorium ed è ancora agli ultimi ritocchi, sembra sia stata costruita in tempi record: i primi lavori risalgono solo al 3 ottobre. Un vero «miracolo» dati i tempi flemmatici cui la Capitale è abituata.

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