Già mille feriti sulle piste in sole tre settimane Anche ieri bilancio pesante: gravi una ragazza e un bambino di 9 anni, entrambi di Milano

La stagione è iniziata da appena tre settimane ma è già possibile stilare un primo, sommario, bilancio della condotta degli sciatori sulle piste italiane. Un bilancio pesante.
Quasi mille gli infortunati, almeno duecento le multe elevate agli spericolati, da polizia e carabinieri, per il mancato rispetto delle norme stabilite dalla legge. Sanzioni amministrative elevate a sciatori che non si attengono alla segnaletica, che sciano fuori pista o lungo tracciati chiusi, che corrono troppo e non rallentano all’altezza delle intersezioni tra due piste.
Dal Trentino alla Sicilia sono più di 240 gli agenti della polizia che vigilano sulle vacanze di italiani e stranieri e che in questo scorcio di stagione hanno eseguito più di 800 interventi. Gli sciatori nella stragrande maggioranza dei casi si dimostrano, comunque, disciplinati: «Sotto il profilo dell’educazione e della formazione molto è stato fatto - spiega Giuseppe Volpe, dirigente del Centro addestramento della polizia di Moena -, ma molto resta da fare soprattutto nei confronti degli stranieri che non conoscono le norme in vigore in Italia, il decalogo dello sciatore e l’obbligo dell’osservanza della segnaletica posta lungo gli impianti».
I più «pericolosi» sembrano essere i cittadini provenienti dell’Est europeo. Non pochi tra loro sono stati sorpresi in evidente stato di ebbrezza dagli uomini in divisa. Escono praticamente ubriachi dai rifugi e si mettono in pista senza curarsi dei rischi che corrono. Alcuni sono addirittura stati accompagnati a valle dai poliziotti: non si reggevano in piedi.
Il consiglio per evitare incidenti o multe spiacevoli (la contravvenzione per chi va fuori pista varia dai 30 agli 80 euro) è quello della prudenza: «Si deve avere la consapevolezza che saper sciare non significa saper correre, ma saper controllare l’attrezzo», aggiunge Volpe. «Nello sci - aggiunge - chi si trova a monte deve poi sentirsi più responsabile di chi è più a valle di lui. Sulle piste si deve sempre tenere una velocità moderata. Andando veloci è facile non vedere un dosso, una lastra di ghiaccio o una buca».
Anche quella di ieri è stata una giornata funestata da due gravi incidenti. Un bambino milanese di nove anni ha perso il controllo degli sci ed è uscito fuori pista, andando a sbattere forse contro una struttura adibita all’innevamento artificiale, a Chamois, in Valle d’Aosta. A salvarlo è stato il casco. Trasportato all’ospedale di Aosta in elicottero e stabilizzato il piccolo è stato trasferito a Torino.
Nella zona di Madesimo, invece, una giovane di Garbagnate Milanese (Milano), C.V.

, ha perso il controllo della tavola mentre praticava lo snowboard e, ad alta velocità, è finita contro una casetta in sasso e legno che costeggia i tracciati bianchi. La turista, di 25 anni, nel terribile impatto ha riportato un serissimo trauma cranico e facciale: è in prognosi riservata.

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