È già una Real Juventus «Ma lo scudetto d’estate non è affare nostro»

D'accordo: da una parte mancavano Diego (affaticato) e Sissoko, dall'altra Kakà, Casillas, Ramos, Albiol, Arbeloa, Diarra, Garay e Van Nistelrooy. Ma era stato Ciro Ferrara, alla vigilia della partita, a dire che per la Juve non possono esistere amichevoli. Figuriamoci poi se, con la fame di grandi scontri che ha da tre anni a questa parte, la Juventus poteva prendere sotto gamba la semifinale della Peace Cup contro il Real Madrid: calcio «solo» d'estate o no, alla fine la Signora ha battuto 2-1 i galacticos e preso un'altra boccata di entusiasmo.
Per di più, a dare il via alle danze è l'ex di turno Fabio Cannavaro il quale, di testa e su punizione di Del Piero, riesce a battere Dudek dopo poco più di 120 secondi. Ironia della sorte, a tenere in gioco il difensore bianconero è proprio Cristiano Ronaldo, dormiente sul fuorigioco tentato dai suoi compagni di squadra. Insomma: segna il parametro zero più contestato dell'estate e la «papera» è dell'acquisto più costoso di sempre (non solo) dei madridisti. Gode la Juve, che presenta Giovinco al posto di Diego (fermo 48 ore, poi ripresa senza fretta per non chiedere troppi sforzi alla coscia destra) e Del Piero partner di Amauri. Il brasiliano è la solita idrovora: conquista e difende palla un po' ovunque, sfiorando il raddoppio prima al 10' (sinistro, su assist di Del Piero) e poi al 25' al termine di uno slalom in proprio che non diventa letale solo perché Metzelder salva sulla linea.
Si gioca su un campo che pare una spiaggia, tanta è la sabbia che si alza d'improvviso: Camoranesi galleggia e pare quello dei bei tempi, Felipe Melo è ruvido il giusto e si becca anche un giallo, cosa che del resto succede anche a Granero e Drenthe. Cristiano Ronaldo si sposta ora a destra e ora a sinistra, ma Salihamidzic e Grygera lo limitano senza troppo patire. Per pareggiare, il Real deve quindi aspettare la fine del primo tempo, quando tutta la Juve cala un po' e Chiellini stende Raul: il Pallone d'Oro portoghese trasforma il conseguente rigore. Juve soddisfatta e soddisfacente, però: anche perché la squadra dimostra di reggere nonostante un Giovinco raramente in partita e le giocate a corrente alternata di Tiago e Del Piero. Ma quando Del Piero calcia come sa dalla bandierina, spunta la testa dell'operaio Salihamidzic per riportare in vantaggio la Juve. I doppi passi di Ronaldo fanno male, Raul colpisce un palo e Buffon non sta certo a guardare: certo non è la finale di Champions, ma è la più vera delle partite d'estate e i primi cambi di Ferrara lo confermano: dentro Zanetti per Giovinco, poi Iaquinta per Del Piero che si becca altri applausi a scena aperta dopo la standing ovation dello scorso inverno al Bernabeu.

Il Real s'arrabbia, ma Tiago colpisce anche un palo ed è la Juve (che ieri ha ufficializzato il difensore Caceres: «Anche se sono solo in prestito dimostrerò quanto valgo», le sue prime parole) a raggiungere l'Aston Villa in finale: chi vincerà domani sera (ore 22, diretta La 7) si metterà in tasca anche due milioni di euro. «Lo scudetto d'estate non ci interessa, i conti si fanno alla fine», le parole del ds bianconero Secco. Avanti di questo passo, potrebbe arrivare anche quello vero.

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