Se non fosse successo davvero ci sarebbe anche da scherzare, magari con battute grevi. Invece è andata proprio così: ignoti hanno tagliato e asportato i testicoli a un cadavere custodito nella cella mortuaria di via Gorini. La scoperta è stata fatta dal medico legale chiamato a eseguire lautopsia e che ha subito lanciato lallarme.
«Mai ci saremmo aspettati un simile gesto - commenta ora Stefano Pillitteri, assessore ai Servizi Civici - e ora, per evitare che si ripeta, proteggeremo lobitorio con un sistema di videosorveglianza. Nel frattempo abbiamo informato la magistratura, che indagherà sulla vicenda. Quanto ai motivi, cè il timore che siano legati al commercio di organi, magari connesso a fini di ricerca non propriamente regolari. Ma dal momento che che lo sfregio è stato compiuto tra il 30 e il 31 ottobre, non escludiamo che possa essere in qualche modo collegato ai festeggiamenti di Halloween».
Lepisodio viene infatti scoperto la mattina del 2 novembre. Cè un uomo di 47 anni scoperto senza vita nella sua abitazione e la magistratura vuole sapere le cause del decesso. Il corpo, conservato in una cella a -4 gradi, viene prelevato con un sistema interamente automatizzato, e fatto arrivare sul tavolo dellanatomopatologo. Che quando si avvicina al cadavere non può non notare la mutilazione. Due incisioni che hanno consentito di staccare di netto i soli testicoli. La violenza sul povero corpo, dovrebbe dunque essere avvenuta nelle ore precedenti, verosimilmente nella notte tra il 30 e il 31, dato che l1 è giorno festivo. Il vandalo, per il momento chiamiamolo così, sarebbe dunque entrato, avrebbe raggiunto le celle, una sorta di «classificatori» che si aprono scorrendo su rotaie, e avrebbe colpito.
Due colpi di bisturi veloci, cosa di secondi, e il misfatto è compiuto. E senza particolari difficoltà. In piazza Gorini infatti cè un grosso via vai di soggetti che ruotano intorno alla «morgue». Basti pensare a medici, tecnici, studenti, ufficiali di polizia giudiziaria. Ma persino dipendenti delle onoranze funebri, che vanno a ricomporre e vestire i cadaveri prima della cerimonia.Con ogni probabilità, è tra questi soggetti che si deve cercare il colpevole. Su una cosa, infatti, sembrano esserci pochi dubbi: chi è entrato conosceva i locali, i sistemi (per altro blandi) di controllo, i percorsi e i movimenti allinterno dellobitorio.
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