Giallo Ancora in «stand by» l’incontro tra i due leader Pdl

Silvio Berlusconi, atteso stamani in Italia di ritorno dal summit internazionale di Washington sul nucleare, ha già fissato il secondo incontro con Umberto Bossi dopo il vertice ad Arcore della scorsa settimana. In agenda il grande tema delle riforme, anche se il motivo ufficiale dell’incontro è valutare l’investitura ufficiale dell’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan a ministro dell’Agricoltura: la nomina potrebbe arrivare già dopodomani in Consiglio dei ministri. Giallo invece sull’attesissimo faccia a faccia tra il Cavaliere e Gianfranco Fini, che proprio sulle riforme nei giorni scorsi non ha esitato a smarcarsi dal premier. L’incontro, più volte annunciato dai giornali, per il momento sembra ancora in «stand by». Intanto, Berlusconi si appresta a convocare gli organi del partito, per mettere a tacere chi parla di un «deficit di democrazia» nel Pdl. Sul nuovo assetto da dare alle istituzioni del Paese, in ogni caso, le posizioni di Berlusconi e Fini restano distanti. Il presidente del Consiglio è contrario a modificare la legge elettorale, passaggio invece imprescindibile per Fini se si dovesse approdare al modello francese.

L’attuale sistema, insiste Berlusconi, garantisce la governabilità, quindi non c’è esigenza di modificarlo. Il vero obiettivo, per il Cav, è trovare un assetto istituzionale in grado di affidare più poteri al presidente del Consiglio e consentire un’azione di governo più rapida ed efficiente.

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