Cronache

Il giallo dell’avvocato travolto e ucciso sotto casa

Un avvocato della Spezia, Diego Prandina, 48 anni, è morto per esser stato travolto da un’auto davanti alla sua abitazione a Massa. Per le ferite e i traumi riportati, l’auto potrebbe essere passata più di una volta sul corpo: ed è proprio questo particolare a gettare ombre sulla morte del professionista. Secondo un’ipotesi dei carabinieri, il presunto accanimento sull’uomo - da dimostrare con l’autopsia prevista per oggi - non fa escludere che possa trattarsi di un omicidio. L’avvocato è stato investito giovedì sera verso le 20.30 e non è stato soccorso dal conducente del veicolo, che è fuggito. Dettaglio che lascerebbe aperta anche la pista dell’auto pirata. L’avvocato Prandina esercitava la professione alla Spezia; a Massa viveva con la compagna e il figlio. I carabinieri di Massa sono sulle tracce di un fuoristrada scuro, quello che secondo le prime testimonianze avrebbe investito e ucciso Prandini.
La vittima stava rientrando in casa dopo una giornata di lavoro, quando, proprio in prossimità del cancello dell’abitazione è stato investito. Il veicolo, un fuoristrada scuro, ha imboccato Via dei Mori contromano e a velocità sostenuta. Dietro l’angolo, il veicolo ha travolto l’avvocato. L’impatto è stato violento e ha attirato l’attenzione di alcuni residenti: uno avrebbe imprecato verso il conducente dell’auto ed uno avrebbe visto il mezzo allontanarsi in gran fretta. Quest’ultimo ha avvertito il 112.
Prandina era una persona molto stimata nell’ambito professionale, mai un procedimento disciplinare adottato dall’ordine nei suoi confronti. L’avvocato della Spezia da tempo stava affrontando la separazione dalla sua attuale moglie.

Prandina era salito agli onori della cronaca alcuni anni fa, quando assieme al collega Paolo Cargioli era riuscito ad ottenere per i suoi assistiti, circa un centinaio tra la Liguria e la Toscana, numerosi risarcimenti per le lungaggini dei procedimenti giudiziari nell’ambito del «crac Mugnai».

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