Manager colto, amico di tutti i potenti, Lorenzo Necci diventa amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato nel 1996. Nato a Fiuggi nel 1939 Necci era stato prima presidente di Enichem, poi di Enimont. Nel settembre del 96 viene arrestato per associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione e vari altri reati, ma viene rimesso in libertà per «totale insussistenza degli indizi». I guai giudiziari non finiscono, Necci viene coinvolto, ma assolto, nel maxiprocesso al petrolchimico di Marghera e poi nello scandalo Parmalat.
Muore il 28 maggio 2006, travolto da una Range Rover mentre era in bicicletta, in vacanza in Puglia. Ora quella morte si tinge di giallo. E Geronimo nel suo nuovo libro ci svela retroscena e ombre sulla scomparsa di Necci. Ecco lanticipazione de «La politica nel cuore».Il giallo della morte di Necci: «Lo pedinavano»
Il dossier era in una borsa. Un amico la portò via mentre era in fin di vita e la restituì vuota
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