Gli americani bombardano labitazione di un comandante talebano nellAfghanistan occidentale. Sotto le bombe rimane un numero incerto di civili e forse il tagliagole nel mirino riesce a salvarsi. Il governatore locale dichiara che nelloperazione erano coinvolti anche soldati italiani e afghani. Il nostro comando di Herat smentisce seccamente. Lagenzia di stampa France Press cita Ghulam Mohaidun Balouch, il governatore di Farah, la più calda fra le province occidentali sotto comando italiano. Lattacco mirato sarebbe avvenuto domenica notte con limpiego di corpi speciali e appoggio aereo. Lintelligence aveva segnalato la presenza di un noto comandante talebano della zona, mullah Manan, in un villaggio del distretto di Bakwa. Alloperazione, secondo il governatore, avrebbero partecipato anche «truppe della Nato italiane». Le uniche in zona sono i corpi speciali della Task force 45 che hanno una base a Farah, capoluogo della provincia, assieme agli americani.
Gli aerei Usa, che in questi casi sono indirizzati da terra, hanno centrato lobiettivo, ma non è chiaro chi ci fosse realmente in quella casa. Secondo il responsabile del distretto, Khan Agha, «sono state uccise nove persone tra cui due donne e due bambini. Mullah Manan non è tra le vittime».
Come sempre, in questi casi, la confusione regna sovrana, ma il sito Peacereporter, costola mediatica di Emergency, riprende giustamente la notizia scatenando un caso politico. Il comando italiano di Herat ribatte sostenendo che «nessuna unità delle forze armate italiane ha partecipato ad alcuna operazione svolta la scorsa notte nel distretto di Bakwa».
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