È giallo sugli 007 che spiavano Endesa

da Madrid

«Sono dei servizi segreti accosti immediatamente l’auto». E subito la notte madrilena sembra un set cinematografico. Ecco l'inedita spy story in salsa spagnola che secondo El Mundo martedì notte ha coinvolto il numero uno di Endesa, Manuel Pizarro, i suoi agenti della scorta e quattro misteriosi 007 del Centro nacional de Inteligencia (Cni). Pizzarro è il numero uno della prima società elettrica spagnola che tre mesi fa stava scivolando sotto il controllo della tedesca E.On. Poi, davanti all’Opa di Enel e Acciona, i tedeschi si ritirarono e conclusero un accordo con la società italiana. Ecco i fatti di martedì: alle 9 l'agente privato di Pizarro nota sotto l'abitazione del supermanager un'auto sospetta con dentro un uomo. Questi, accorgendosi del vigilante, si dà alla fuga. Ne nasce un inseguimento lungo le avenidas del centro. L'agente fotografa la targa, chiede rinforzi, ma subito si accorge che da inseguitore è diventato inseguito: due vetture lo bloccano. Scendono due uomini gli puntano le pistole e lo invitano a consegnare la macchina fotografica. «Sono il guardiaspalla di Pizarro, voi chi siete? Identificatevi».

Volano le mani, arriva la polizia e trova un vigilante che fa a pugni con tre agenti segreti e porta tutti al commissariato. Ma subito arriva la telefonata di Alberto Saiz Cortés, numero uno dell’intelligence: «Si tratta di un disguido durante una normale operazione di sicurezza. Pizarro non era spiato». Ma i dubbi rimangono.

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