Fatta lEuropa, non leuroparlamentare. Andate a raccontarlo a Roberto Gualtieri (nella foto), vicepresidente dellIstituto Gramsci e neo eurodeputato pd di fresca nomina, che si è presentato in Cassazione per verificare lesito della ripartizione dei seggi... ed è rimasto di sale. Sì perché arrivato alla pagina che lo riguardava si è accorto di non essere incluso fra gli «eletti». Ed è partito al contrattacco per ritrovare lEuropa perduta.
Al suo posto cera tal Franco Bonanini, accreditato di 43mila e passa voti, più o meno la metà di quelli finiti nella sacca di Gualtieri. E allora comè possibile? Accade infatti che alla lista del pd nella circoscrizione dellItalia centrale mancavano quasi 50mila voti. Ad essere precisi: 49.667. Lultima conta su cui la Cassazione ha posto il sigillo ha fatto sì che lultimo seggio per il pd scattasse nella circoscrizione Nord-Ovest invece che in quella dellItalia centrale. Morale: fuori Gualtieri, dentro Bonanini.
A questo punto scatta la caccia a chi ha commesso lerrore: il Viminale oppure lufficio elettorale circoscrizionale del Centro? Ai posteri la sentenza, nel senso che occorre qualche tempo per capire a chi addebitare lo sbaglio. Intanto Gualtieri resta in fibrillazione per il timore di dover mandare i saluti a Bruxelles. Ma la partita però è tuttaltro che chiusa. Nel conteggio della Cassazione mancherebbero infatti 104mila voti nella provincia di Siena dove il Pd è il primo partito.
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