Giallo di Udine, l’assassino ha sparato a bruciapelo

È stato esploso da una distanza di un metro il colpo mortale che ha ucciso Tatiana Tulissi, 37 anni, davanti alla sua villa di Manzano (Udine) la sera di martedì. Lo ha chiarito il Procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi. La vittima è stata colpita da tre proiettili, uno alla schiena e due al fianco destro e uno di questi è stato quello che l’ha uccisa. Altre due pallottole l’hanno solamente sfiorata. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, il delitto si è consumato intorno alle sei e mezza di sera e la donna sarebbe morta nel giro di pochi minuti.
«Il convivente - ha aggiunto il magistrato - è arrivato sul posto alle 18.32, ed è possibile che l’assassino si sia potuto facilmente dileguare, viste le condizioni ambientali e la grandezza del parco intorno alla villa, dove chiunque si può nascondere con facilità, magari - ha sottolineato - dietro a un cespuglio».
Biancardi ha ribadito che le indagini proseguono a tutto campo, e che per ora non ci sono piste privilegiate. «Non trascuriamo nulla - ha concluso - perché ci teniamo moltissimo all’acquisizione delle prove e al chiarimento delle responsabilità».
Non saranno disponibili prima di lunedì, invece, i risultati degli esami «stub». Un test che rileva l’eventuale presenza di nitrati e residui di polvere da sparo sulle mani e sugli indumenti, e che è stato effettuato sul convivente della donna, Paolo Calligaris, e su suo figlio Paolo, 17 anni. Non solo. Al vaglio dei Ris di Parma c’è tutta una serie di accertamenti che vanno dalle tracce ematiche rilevate sul luogo del delitto, ai residui trovati sotto le unghie della vittima e che potrebbero essere frutto di una colluttazione con l’assassino.


Nel frattempo le persone della cerchia familiare, amici e conoscenti compresi, sono state interrogate e gli interrogatori proseguiranno anche oggi.
«Finora - ha precisato Biancardi - tutte le persone sentite hanno dato versioni convergenti. Non ci sono stati mai contrasti - ha concluso - tra le dichiarazioni di uno o dell’altro».

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