Uno in campo ci sarà di sicuro, a difendere i pali partenopei per via dellinfortunio - con annesso intervento chirurgico - occorso al titolare Iezzo; laltro, impiegato dallinizio della stagione in sole due occasioni, scalderà senzaltro qualche poltrona, della tribuna donore o di casa sua. Matteo Gianello, veronese di Bovolone, e Samuele Dalla Bona, veneziano di San Donà di Piave, la loro domenica da ex blucerchiati la vivranno agli antipodi, uno da protagonista, laltro da desaparecido cronico. In comune, però, oltre ai natali nord-orientali, resta una sola annata senza fortune con la maglia della Sampdoria.
Classe 1976, un tempo portiere di belle speranze prodotto dal vivaio del Chievo Verona, Gianello giunse a vestire blucerchiato, in prestito dai clivensi, nella stagione 1994-95, quella - per intenderci - della semifinale di Coppa delle Coppe persa ai rigori contro lArsenal. Diciottanni e un fisico esplosivo permisero al giovane numero uno veneto di conquistarsi la maglia da titolare della Primavera doriana e di comparire nella foto ufficiale della prima squadra, al fianco di Walter Zenga e Giulio Nuciari, rispettivamente titolare e dodicesimo di quel Doria targato Eriksson. Niente di più. A fine stagione, senza nemmeno un gettone racimolato, la riconferma per lacerbo Gianello non arrivò.
La riconferma non se la meritò neppure «Sam» Dalla Bona al termine di un campionato 2005-06 disastroso.
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