Tokyo - Elezioni in vista per il Giappone. La Camera bassa (o dei rappresentanti) del parlamento è stata infatti sciolta ufficialmente dal premier Taro Aso nel corso di una sessione plenaria. Le elezioni legislative sono convocate per il 30 agosto. Il partito liberaldemocratico, al governo del Paese per la gran parte degli ultimi 50 anni, registra una grave perdita di consensi e negli ultimi mesi è stato sconfitto dal principale partito d’opposizione, il partito democratico, a una serie di elezioni locali. Il partito che ottiene la maggioranza alla Camera bassa del parlamento giapponese sceglie il primo ministro e i membri del governo.
Le scuse del premier "Mi scuso profondamente per non aver fatto raggiungere al partito gli obiettivi prefissati": questo l’inusuale mea culpa rivolto stamani dal premier nipponico Taro Aso ai dirigenti del suo partito, il Liberaldemocratico, uscito con le ossa rotte da una serie di confitte nel voto locale, tra cui pesa in particolare la batosta subita nel recente rinnovo del consiglio metropolitano di Tokyo."E' innegabile che le divisioni all’interno del partito e le critiche a me indirizzate non abbiano giovato all’immagine generale della coalizione, e sono spiacente per non essere riuscito a mantenere unita la nostra compagine", ha dichiarato il premier durante una riunione in mattinata, poco prima di sciogliere formalmente la Camera Bassa. Aso, la cui popolarità presso l’elettorato è in caduta libera, ha tuttavia ribadito l’intenzione di non farsi da parte e di guidare la coalizione alle elezioni generali, nonostante un nutrito gruppo di dissidenti stia spingendo da tempo abbia per le sue dimissioni immediate.
Leader democratico: un voto rivoluzionario Le imminenti elezioni generali per il rinnovo della Camera Bassa nipponica del 30 agosto devono essere una "corsa rivoluzionaria" che metta fine alla "politica dei burocrati". Incontrando i parlamentari del suo partito, il leader dei Democratici, Yukio Hatoyama, ha ribadito tutta la sua
determinazione a ottenere l’alternanza al governo del Paese, la prima in assoluto.
ad andare avanti, con la consapevolezza di avere una missione storica da compiere".
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