Giappone, impiccato all'alba il serial killer cannibale

Tsutomu Miyazaki, condannato a morte per l'omicidio di quattro ragazzine. Le violentava, le uccideva e poi ne beveva il sangue. Non si è mai pentito, suo padre si è suicidato per la vergogna

Tokyo - Impiccato il serial killer cannibale. Tsutomu Miyazaki, condannato a morte per l’omicidio di quattro ragazze nel 1988 e nel 1989, è stato giustiziato questa mattina. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia. La Corte Suprema, a febbraio 2006, aveva chiuso la lunga serie di processi a suo carico della durata di 16 anni, confermando la pena di morte e respingendo l’opposizione presentata dal consiglio di difesa. Insieme a Miyazaki, fa sapere il ministero della Giustizia, questa mattina sono stati impiccati altri due condannati a morte, due uomini di 37 e 73 anni.

Il serial killer cannibale Miyazaki, 45 anni, era stato condannato all’impiccagione in primo grado nell’aprile 1997, otto anni dopo il suo arresto avvenuto nel luglio 1989 mentre stava cercando di aggredire una quinta ragazzina. Nel corso di un lungo processo erano emerse terribili atrocità: l’uomo strangolò quattro bambine tra i quattro e i sette anni, le mutilò, le violentò e in alcuni casi bevve il loro sangue. Miyazaki aveva anche ammesso di aver mangiato la cenere dopo aver bruciato il corpo di una delle bambine.

Il serial killer, durante l’iter giudiziario, non ha mai manifestato rimorsi per le proprie azioni né si è scusato con i familiari delle vittime. Il padre di Miyazaki, incapace di sopportare i crimini compiuti dal figlio, si è suicidato nel 1994.

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