Roma

Giganti di cartone imprigionati tra lillipuziani

Enormi, straripanti sculture in polistirolo e lattice ricordano i giganti ideati dallo scrittore Hendrik Christian Andersen e mai usciti dal suo studio. Hendrik, Alice e Jeronimus, così massicci da non poter lasciare le sale che li intrappolano, sono tra le opere in mostra a «Oltreconfine - Persistence and Abnormal», fino al 22 luglio al museo Andersen. L’autrice dei grandi, «abnormi» giocattoli è Daniela D’Avino, in arte Chiba, protagonista dell’esposizione assieme al fotografo Claudio Gobbi, i cui scatti catturano con discrezione i luoghi di aggregazione in varie città europee. La mostra, realizzata ad hoc per gli spazi del museo di piazzale Flaminio, è curata da Francesca Cavallo e Francesco Zanot, selezionati dalla giuria del progetto «Sconfinatamente» tra gli allievi del Master della Sapienza in «Management per curatore nei musei d’arte e architettura contemporanea». Il tema che percorre i lavori di entrambi i giovani artisti è quello del limite: confine nazionale per quanto riguarda le fotografie di Gobbi; confine come barriera e soglia da varcare anche con prepotenza per le sculture di Chiba. In effetti gli scorci urbani fissati dall’obiettivo di Gobbi (per tre anni al fianco del noto fotografo Gabriele Basilico) parlano di fluidità dei perimetri nazionali, dal momento che i luoghi di ritrovo si ripetono quasi uguali in diverse città del vecchio continente; parlano poi di limiti del tempo, visto che gli interni e l’architettura di tali locali a volte sembrano essere sempre lì, e si conservano in barba al dio Chronos (si pensi all’atmosfera di certi bistrot parigini). I tre personaggi in cerca di fuga creati da Chiba, invece, in origine erano stati pensati come piccoli oggetti di gomma, ma si sono poi espansi così da comunicare la loro incapacità di uscire, e appunto sconfinare, nella realtà. «Oltreconfine» nasce dalla collaborazione tra la Facoltà di Architettura Valle Giulia, Macro e Darc-Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee.
Museo Andersen, via Pasquale Stanislao Mancini 20 (piazzale Flaminio), fino al 22 luglio. Da martedì a domenica, ore 9-19, entrata fino alle 18.30, ingresso libero. Informazioni: 06.

3219089.

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