Sono unottantina i giovani fantini arrivati da tutta Italia per partecipare alla seconda edizione dei campionati italiani di equitazione per disabili. Le gare si disputeranno oggi e domani al circolo equestre di Lurate Caccivio, in provincia di Como. Ieri cè stata la prova cavalli. I giovani atleti hanno scelto il cavallo con cui gareggeranno ed hanno cercato lanimale con cui hanno più sintonia. Stamattina, dopo una cerimonia iniziale, comincerà la competizione vera e propria. I fantini, tutti ragazzi con disabilità intellettive relazionali, si sfideranno nelle gimcana, tra birilli, barriere a terra e passaggi obbligati. Domani sarà invece la volta del dressage, la gara di addestramento in cui cavallo e cavaliere compiono varie figure dando prova della loro abilità.
Al di là della gara in sé, levento riveste un significato particolare. Tanto più che a gareggiare sono ragazzi con disabilità. A testimoniare limportanza dellequitazione e dellippoterapia è la storia di Federico Lunghi, un ragazzo di 31 anni che oggi e domani sarà impegnato nelle varie prove a cavallo del suo fedelissimo compagno dal nome altisonante: Conte Danilo delle Querce. Federico, che convive con una disabilità intellettiva relazionale, gareggia da quando ha otto anni e a cavallo è diventato un asso. Tanto da sfidare i normodotati e da conseguire risultati eccellenti in numerosissime gare. Sua madre, che oggi ancora una volta è pronta a tifare per lui, ripensa al lungo percorso del figlio ed è entusiasta dei vantaggi che lequitazione gli ha donato: «Gli ha portato benefici immensi - racconta -. Ora lui si sente realizzato, è soddisfatto di sé.
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