Claudio De Carli
Il londinese Michael Payne è stato per più di ventanni il direttore marketing del Cio. In sostanza ha organizzato i Giochi ed è rimasto allinterno dellorganizzazione fino allo scorso anno. Lappassionante racconto dei rapporti tra il mondo finanziario e quello sportivo, e il percorso delle imprese prima che iniziassero a capire il potere dello sport, lo ha trasferito in un libro Olympic Turnaround che verrà presentato oggi a Palazzo Marino».
Mr Payne, qual è il punto dinizio di una candidatura olimpica?
«La convinzione. Se non cè, invito il Comitato organizzatore a lasciar perdere. Negli anni 80 il Cio non sapeva a chi dare le Olimpiadi, cerano due candidate, Los Angeles e Teheran. Teheran aveva qualche problema ma anche Los Angeles non era messa benissimo, un referendum fra i cittadini diceva che l84 per cento della popolazione non voleva lOlimpiade, nessuno aveva la minima intenzione di tirare fuori un solo cent per i Giochi e tutti erano convinti che la città sarebbe andata in bancarotta. Oggi la situazione è radicalmente cambiata, fra le candidate ai Giochi del 2016 cerano le più grandi capitali dEuropa, compresa New York, tutti hanno capito leccezionale opportunità che offre unOlimpiade».
Ce ne dica una.
«Barcellona è stata la prima a capire come muoversi trasformando la città nel back stage di un teatro che in cartellone aveva i Giochi. Era ferma da ventanni, ha rinnovato porto, aeroporto, viabilità, tangenziali, quando inquadravano la piscina olimpica, sullo sfondo si vedeva Barcellona. Oggi è la quarta città dEuropa per flusso turistico».
Che garanzie chiede il Cio?
«Non è necessario avere già delle strutture sportive per candidarsi. È invece prioritario avere un forte consenso e un piano tecnico e finanziario solidi. Quando Londra si è candidata cera molto scetticismo. Non cera cultura sportiva, avevano dato alla città i mondiali di atletica ed erano stati rifiutati. Oggi sono tutti eccitati allidea di essere sede dei Giochi del 2012. Il mondo imprenditoriale e il Governo centrale vanno a braccetto, sono in luna di miele e stanno riscoprendo Londra, pensate che il beach volley si giocherà davanti a Buckingham Palace».
Qui cè lo scontro Milano-Roma
«Il Cio non entra nelle decisioni del Coni. Ma se Milano teme che Roma sia favorita perché lì ha sede il Governo, potrei citare lesempio australiano che nel 96 spingeva per Melbourne ma aveva anche Sydney come candidata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.