Giochi urbani per inventarsi il futuro

Enzimi torna di scena sotto un’altra veste. La manifestazione, giunta alla XII edizione, ospiterà solo talenti e creativi di ultima generazione, dando spazio a proposte e progetti curati da realtà emergenti. Una piccola grande rivoluzione dalla quale si snoda un percorso originale, fatto di musica, workshop, installazioni multimediali e «giochi urbani». Esperimenti che dal 28 novembre al 2 dicembre animeranno il vecchio Mattatoio a Testaccio, dove avrà luogo la rassegna.
Fra questi il Beat Bit Party, dedicato al fenomeno della micromusic, ovvero a un genere di musica che viene prodotta attraverso l’ausilio di microprocessori a 8 bit come per esempio il Game Boy o il fu Commodoro 64. Un vero ritorno alle sale giochi degli anni Ottanta. Altrettanto singolare è l’Urban disorientation game, arrivato direttamente da New York. I partecipanti saranno divisi in gruppi, bendati e portati a una distanza di 3 km dal quartier generale di «Enzimi»: i primi a ritrovare la via del ritorno si aggiudicheranno la vittoria. Spicca poi la Super slow marathon. Una maratona lentissima pensata per riscoprire Testaccio attraverso un’interminabile passeggiata. Di fondamentale importanza non avere fretta. Tanti altri gli appuntamenti in programma. Questi spaziano dalla street art alla sperimentazione cinematografica, dalla musica al video digitale. E se a qualcuno dovesse sfuggire il senso di queste insolite esperienze artistiche, niente paura. Ogni giorno, a partire dalle 18.30, gli addetti ai lavori avranno a disposizione una decina di minuti per spiegare cosa fanno, come e perché. Un progetto, al contrario, che non ha bisogno di particolari commenti, è ContainerArt. Una sfida ai tradizionali luoghi di fruizione dell’arte, nell’ambito della quale verranno disseminati per la città più di 30 container recanti all’interno installazioni d’arte contemporanea.

Enzimi diventa così un caleidoscopio di nuove idee, ponendosi, nel contempo, come trampolino di lancio ideale verso il Centro di produzioni culturali che vedrà la luce nel 2009 negli spazi dell’antica Pelanda al Mattatoio.

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