Roma - I colpevoli hanno un nome e un volto. È un uomo di 26 anni, basso e robusto, pieno di tatuaggi militari, con i capelli a spazzola e di carnagione olivastra il romeno fermato dalla Polfer di Milano e sospettato di essere implicato nell’omicidio del gioielliere Francesco Lenzi, ucciso martedì mattina nella sua villetta di Acilia. Ci sono "indizi molto forti" contro Ion Iancu, così si chiamerebbe il romeno fermato a Milano. Le dichiarazioni raccolte all’uomo dagli investigatori della polfer sono ora al vaglio dei carabinieri di Ostia che si occupano delle indagini, mentre il materiale sequestrato e repertato (gioielli e vestiti) verrà messo a disposizione dei Ris. Secondo la polizia alcune parti della sua versione non convincono, come quella in cui affermerebbe di essere stato avvicinato da un connazionale che gli avrebbe affidato il trolley con dentro i gioielli e gli avrebbe anche pagato il biglietto del treno. L’uomo sarà interrogato nel primo pomeriggio dal gip Guido Salvini.
L'arresto Mentre si attende oggi pomeriggio l’udienza di convalida del fermo davanti al gip di Milano Guido Salvini, la polizia per il momento si riserva qualunque dettaglio sulla sua identità. Da quanto è stato spiegato stamani il romeno è stato bloccato in Stazione Centrale, a Milano, perché aveva dimenticato sul treno il suo trolley con dentro oltre circa mille pezzi di gioielleria, che è poi finito all’ufficio oggetti smarriti della Stazione di Milano. Quando gli addetti lo hanno aperto, hanno trovato uno zaino con dentro i preziosi, hanno chiamato la polfer e ,quando l’uomo si è recato a ritirare lo zaino, è stato catturato. All’interno c’erano anche numerosi gioielli con ancora il cartellino "Lenzi 1934". L’uomo non ha confessato nulla in merito all’omicidio, ma all’interno dello zaino sono stati trovati vestiti lavati di fresco e con alcune macchie sospette, che ora verranno consegnati ai carabinieri di Ostia, titolari dell’indagine.
Ricercato il complice Due le ordinanze di custodia cautelare, con l’accusa di omicidio volontario e rapina, emesse dalla procura di Roma. Le ordinanze riguardano due romeni, uno dei quali è l’uomo fermato alla stazione di Milano con i gioielli portati via dalla casa della vittima. L’altro sarebbe l’autore materiale del delitto. Secondo quanto si è appreso la procura della capitale e il gip hanno valutato positivamente l’indizi di colpevolezza che i carabinieri di Ostia hanno fornito in merito alla ricostruzione dell’omicidio. Nei due provvedimenti non ci sarebbe riferimento, allo stato attuale, ad altre persone che avrebbero avuto ruoli diversi nell’attuazione del delitto.
La banda Un gruppo di cinque, o forse sei persone, tutti cittadini romeni, coinvolte a vario titolo nell’omicidio di Lenzi: questo il contenuto di una informativa dei carabinieri depositata alla procura di Roma che potrebbe emettere nelle prossime ore provvedimenti giudiziari.
Secondo quanto si è appreso i carabinieri avrebbero delineato le responsabilità delle persone sospettate, tra le quali anche due donne, in relazione all’esecuzione, la preparazione e il favoreggiamento dell’omicidio del gioielliere. L’ambito nel quale sarebbe maturato l’omicidio è quello delle frequentazioni di ragazze straniere che il gioielliere frequentava negli ultimi tempi.