Massacrata di botte, strangolata, infine gettata su un terreno agricolo a Riano Flaminio. È morta così Anna Maria Tarantino, 44 anni, collega giornalista e collaboratrice de Il Tempo sparita da giorni. Ieri il riconoscimento del cadavere scoperto la sera del 5 luglio in località Pian dellOlmo, da parte di amici e conoscenti, gli ultimi a vederla ancora in vita domenica pomeriggio in via del Corso. Interrogato a lungo lex fidanzato, lex maresciallo del Ros dei carabinieri Donato Pastore. È stato Pastore, che continuava a frequentare la vittima, a denunciare alla polizia la sua improvvisa scomparsa. «Non risponde al telefono, avrebbe dovuto presentare il suo libro in via Benaco ma non è mai arrivata». Un lavoro letterario sulla madre deceduta, Soffio di Vita, cui Annamaria teneva tantissimo. Mai e poi avrebbe mancato quellappuntamento. Con chi si è incontrata in quelle ore, tra il venerdì pomeriggio, quando acquista in pieno centro un paio di scarpe di velluto con fiocchetto, e il lunedì, giorno della sua morte? I carabinieri di Ostia, cui sono affidate le indagini dal Tribunale di Tivoli, sono certi di stringere il cerchio attorno lassassino in poche ore. Secondo quanto raccontato da Pastore agli inquirenti, in casa della poveretta, in largo Luigi Antonelli allEur, mancherebbero oggetti di valore fra i quali alcuni quadri. Lappartamento al secondo piano, trovato in disordine, non presenta però segni di effrazione. Insomma, porte e finestre non sono state forzate.
Dunque Anna Maria ha aperto al killer, una persona di fiducia, un conoscente, un suo ex? Secondo indiscrezioni in serata è entrato nella rosa degli indagati un finanziere amico intimo di Annamaria.yuri9206@libero.it
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