Giornalista morto: ora indagano i Ris

«Acuta insufficienza di circolo». Che in parole povere vuol dire «arresto cardiocircolatorio». Sono quindi naturali, come si prevedeva sin dall’inizio, le cause della morte del nobiluomo, giornalista-imprenditore Ariberto Luigi Maria Necchi Villa della Silva, 49 anni. Il suo cadavere, scomparso domenica sera, era stato trovato martedì mattina in via Cambiasi (zona piazza Udine) accanto a un’aiuola, nei pressi di un centro massaggi cinese. Il medico legale ha stabilito, inoltre, che il decesso risale a 18 ore prima del ritrovamento: nel primo pomeriggio di lunedì. Ancora da chiarire come l’uomo, uscito di casa domenica sera per andare a messa, abbia trascorso le ultime ore di vita. Non ci sarebbero, infatti, chiamate in entrata o in uscita dal suo cellulare che possano aiutare a ricostruire i suoi movimenti, né a rendere più precisa l’ora della morte.Il magistrato titolare dell’inchiesta, Alberto Nobili, ha chiesto di eseguire ulteriori esami tossicologici per escludere l’eventuale assunzione di sostanze che potrebbero aver causato il malore.

Intanto sulla vicenda, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo, stanno indagando anche i colleghi del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Parma che confronteranno le tracce repertate nel locale di via Cambiasi con il dna dell’uomo. Lo scopo è chiarire se la vittima sia mai stato all’interno del locale. Nel frattempo il cinese proprietario del centro massaggi risulta introvabile dal momento del rinvenimento del cadavere.

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