Ci sono cose che, qualunque cosa accada, si ripetono sempre. Una sono i disagi provocati ai passeggeri dal personale dellAlitalia, che anche ieri, come nella più antica tradizione, hanno colpito laeroporto di Fiumicino, con voli cancellati a causa di assemblee di lavoratori di terra. Laltra sono le proteste dei politici vittime dei disagi; ritardi e disservizi tanto frequenti ai normali passeggeri, se subiti da politici si trasformano in lesa maestà. Ieri si è alzata la voce di Margherita Boniver, parlamentare del Pdl, che ha detto: «Siamo stati sequestrati per 25 minuti in aereo dopo latterraggio».
Novanta i voli cancellati secondo alcune agenzie di stampa; «qualche decina» secondo fonti dellAlitalia. Ritardi fino a due ore, passeggeri costretti a lunghe attese prima di poter scendere dagli aerei in arrivo, caos bagagli, lunghe file ai check in: la giornata è stata difficile allaeroporto Fiumicino per il braccio di ferro tra dipendenti di terra e compagnia sulle modalità di applicazione di un nuovo orario di lavoro. La compagnia si è scusata con i passeggeri coinvolti nei disservizi.
Il personale manifestante ha contestato i contenuti del nuovo orario di lavoro, entrato ieri in vigore contestualmente allacquisizione del ramo dazienda «Airbus» e della società Eas di Air One.
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