di Gloria Saccani Jotti
L'esposizione del feto all'alcol materno può causare una serie di anomalie e disabilità, foriere di conseguenze fisiche, mentali, comportamentali e sociali per tutta la vita. Eppure il problema resta in gran parte ignorato. Per questo, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), per il secondo anno, ha organizzato una giornata dedicata alla Sindrome feto-alcolica. Sebbene non esistano dati italiani circa l'incidenza di questa sindrome, uno studio del centro di alcologia del Policlinico Umberto I di Roma effettuato nella provincia del Lazio stima una prevalenza dell'1,2 su 100 nati vivi. Si arriva poi ad un 6% nel caso di espressioni parziali della sindrome: i disordini feto-alcolici. Nel marzo scorso è stato pubblicato su Alcohol: Clinical and Experimental Research ilprimo studio multicentrico italiano coordinato dalla dottoressa Simona Pichini dell'ISS sull'esposizione fetale all'alcol misurata alla nascita attraverso l'esame del meconio (le prime feci neonatali). Ne è risultata una esposizione media del 7.6% di neonati, con una distribuzione nelle diverse città campione dello studio molto diversificata: da uno 0% nella neonatologia di Verona ad un 29% nella neonatologia dell'Umberto I di Roma. In particolare, i neonati dell'Umberto I di Roma risultati positivi al test dell'esposizione all'alcol materno sono stati seguiti insieme ad un gruppo di controllo da un team di dismorfologi e psicoterapeuti. I risultati del follow-up, resi disponibili proprio in questi giorni, dimostrano che i neonati esposti all'alcol prima di nascere presentano già all'età di 16 mesi dei ritardi neuro cognitivi e motori, nonché delle inabilità adattative di socializzazione e comunicazione.
«Alla luce di questi risultati - dichiara Pichini - l'Istituto Superiore di Sanità sottolinea ancora una volta che non sapendo quale sia la quantità di alcol priva di rischio per il nascituro, è consigliabile per la donna astenersi dal bere in gravidanza, ma anche prima, ovvero dal momento in cui si decide di avere unfiglio e si iniziano i tentativi per averlo. Solo così si rendono evitabili le conseguenze a lungo termine dell'esposizione prenatale all'alcol». La giornata scelta per queste patologie è il 9 settembre.gloriasj@unipr.it
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