Un giorno con la squadra di Cerveteri in attesa che squilli quel telefono

Una giornata al «presidio» in attesa di una chiamata. Uno dei distaccamenti dei vigili del fuoco nato per far fronte alle emergenze estive è quello di Cerveteri. Si trova in via Settevene Palo. Qui c’è una squadra pronta a intervenire in tutto il territorio che va da Cerveteri a Ladispoli, nella parte di autostrada dall’uscita di Santa Severa fino a Fiumicino e sulla via Aurelia fino al bivio per Fregene. La sede è provvisoria, in attesa che venga ultimato il nuovo distaccamento, sulla via Aurelia che diventerà un presidio permanente e funzionerà per 24 ore, con un rafforzamento di mezzi e di personale. Per adesso sono in cinque, un caposquadra, un autista e tre ausiliari, e coprono un solo turno di 12 ore, dalle 8 alle 20. Hanno a disposizione un solo mezzo, un Aps, un’autopompa serbatoio, che contiene ben 1600 litri d’acqua e tutte le attrezzature necessarie per gli altri tipi di intervento.
La giornata dei pompieri inizia alle 8 con la rituale supervisione del mezzo di soccorso, lavoro che porta via almeno due ore. Poi, in attesa che arrivi una chiamata, si svolgono tutte le pratiche burocratiche come la sistemazione dei turni o la richiesta di ferie. Ma il tempo libero non è poi molto perché le emergenze non tardano a farsi sentire. «Le chiamate per incendi, in questa zona - spiega Nello Giansanti, capo distaccamento di Cerveteri e Bracciano - sono in media, una al giorno. Il che vuol dire che possono anche capitare dei giorni in cui non ne riceviamo alcuna ma che in altri siamo costretti ad uscire anche tre volte! Le chiamate dovrebbero arrivare al Comando centrale e poi essere smistate. Ma spesso, siamo noi da Cerveteri a dare la segnalazione. Qui, infatti, abbiamo un numero diretto, che distribuiamo a tutte le istituzioni dei comuni che si trovano nel territorio di nostra competenza e che lo rendono pubblico ai cittadini. Le persone, per evitare di essere messe in attesa per troppo tempo, chiamano direttamente noi». E sono diverse le tipologie di incendi, così come diversi sono i terreni in cui si sviluppano. Si va dagli incendi nei campi abbandonati dove le erbe secche prendono fuoco in un attimo, a quelli nei campi di grano e nei boschi, fino ad arrivare agli incendi sul ciglio delle strade, sia quelle interne che lungo la via Aurelia. Anche in questi casi è difficile risalire alle cause. «Da quando c'è il distaccamento qui a Cerveteri - ci tiene a sottolineare Nello Giansanti - la situazione è migliorata. I tempi di intervento si sono accorciati di molto e i danni sono più limitati.

La presenza dei vigili del fuoco in zona, inoltre, è un deterrente per chi accende i fuochi, sia che si tratti di malintenzionati, che di agricoltori fai da te che, magari, per bruciare un po’ di erbacce, finiscono col provocare danni ancora più grandi».

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