Giovanardi «È un altro esempio della giustizia italiana malata»

Giovanardi si è sempre dichiarato convinto dell’innocenza delle maestre di Rignano. Lo ha ribadito anche ieri, subito dopo la notizia del rinvio a giudizio dei cinque indagati nell’inchiesta sui presunti abusi ai danni di bambini in una scuola materna di Rignano Flaminio. «A Tivoli - ha affermato Giovanardi- siamo di fronte ancora una volta ad un esempio di giustizia malata, impermeabile alle ragioni del buon senso e alle stroncature della Cassazione, di cui sono vittime bambini che non potranno che stare peggio in un processo infinito ed imputati con accuse inverosimili sulle quali non è stato portato uno straccio di prova». Una posizione netta che si scontra con quella di Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, che invece ha detto: «Il rinvio a giudizio per tutti gli indagati è una notizia importante. Vengono così smontate le odiose congetture che hanno accompagnato la fase delle indagini. Gli elementi per celebrare il processo c’erano e ci sono ancora, forse anche più forti. Un primo importante passo verso la verità è stato compiuto».
Della stessa opinione di Alessandra Mussolini, anche Arianna Di Biagio, portavoce delle famiglie di Rignano Flaminio: «Usciamo tutti sconfitti dall’udienza, l’unico sollievo è che ci sarà finalmente un processo per accertare le responsabilità perché i fatti, quelli, sono stati già accertati, ma comunque c’è ancora dolore per quei fatti». «Sono stati quattro anni duri, troppi lunghi da passare - ha aggiunto la Di Biagio in lacrime -. Ancora oggi i bambini non sono tutelati.

A nostre spese abbiamo garantito l’assistenza post-trauma. Le istituzioni, il sindaco del nostro paese ci hanno lasciato soli, non c’è una struttura che ci sia venuta in aiuto. Solo tra di noi ci siamo dati forza e coraggio».

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