Il giovane Carducci fatto arrestare dal padre

Il 26 luglio 1850, vigilia del quindicesimo compleanno, Giosue Carducci, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, fu arrestato a Firenze, dalla Gendarmeria del Granduca di Toscana, con suo fratello Dante, appena tredicenne. La sera precedente i due ragazzi si erano «fatti leciti di maltrattare il proprio genitore», Michele, «perché contrario alle lor massime repubblicane». È quanto emerge da un documento inedito, scoperto nell’archivio segreto della prefettura di Firenze dallo storico Aldo A. Mola, autore di Giosue Carducci: scrittore, politico, massone (Bompiani) firmato in collaborazione con Guglielmo Adilardi.

Si sapeva che i rapporti tra Giosue e il padre non furono sempre buoni, ma non si immaginava, racconta Mola, che «Michele, chirurgo, dalla vita disordinata, solito ad alzare il gomito, avesse fatto arrestare i due figli maggiori». La documentazione inedita sarà presentata da Mola domani in una conferenza organizzata a Stoccolma dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Giuseppe Manica.

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