Un giovane laziale batte Mamma Rai

Lazio-Rai 1 a 0. No, non è la squadra biancoceleste a vincere sul campo di viale Mazzini, ma la regione, che come aveva raccontato Il Giornale era stata discriminata nel bando per giornalisti della tv di Stato. Inizialmente esclusi dal concorso per le sedi regionali, ora anche i residenti in Lazio potranno accedere. Lo ha deciso il Tar, che ha accolto provvisoriamente il ricorso di un giovane professionista romano. La riserva rimane fino al 7 ottobre, data dell’udienza di composizione, ma fino a quel momento la Rai avrà «l’obbligo di rimuovere il blocco informatico che impedisce ai laziali di inoltrare la domanda di partecipazione».

Un bel dilemma, per Mamma Rai, perché il cambio in corsa del bando potrebbe generare nuove incomprensioni e ritardi e perché l’accoglimento del primo ricorso potrebbe spingere molti altri laziali «ostracizzati» a seguire la stessa via legale. Insomma, una struttura da 1.600 giornalisti per ora si deve inchinare a un solo, giovane ricorrente che sa quel che vuole. Uno così sarebbe quasi da assumere...

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