Il giovane pupillo di Hemingway

Jack Hirschman è nato il 13 dicembre 1933 a New York nel Bronx. Ancora al liceo, comincia a scrivere come reporter. Si laurea nel 1959 con una tesi su Joyce. Nel 1953 invia alcuni suoi racconti a Ernest Hemingway, che gli risponde con quella che alla morte di Hemingway venne pubblicata sui giornali d’America come Lettera a un giovane scrittore. Professore di inglese alla UCLA di Los Angeles dal 1961 al 1966, ha fra i suoi studenti Gary Gach, Steven Kesslerm, Max Schwartz e Jim Morrison. Fra il 1964 e il 1965 fa il suo primo viaggio in Europa dove pubblica Yod. È l’inizio della sua tendenza cabalistica. Durante la guerra del Vietnam attribuisce la «A» (il voto più alto) a tutti gli studenti passibili di arruolamento per farli esonerare, attività «contro lo Stato» per cui viene licenziato. Scrive poesie, traduce, dipinge. Ha pubblicato più di 100 libri di poesia, saggi e traduzioni da nove lingue. Fra i suoi libri di poesia più importanti: A Correspondence of Americans (1960), Black Alephs (1969), Lyripol (1976), The Bottom Line (1988), I was Born Murdered (2004).

Ha tradotto tra gli altri Mayakovsky, Pier Paolo Pasolini, Paul Celan, Martin Heidegger, Pablo Neruda, René Char, Stéphane Mallarmé. È stato curatore e traduttore nel 1965 della prima importante antologia di Antonin Artaud e dell’unica antologia di poesia albanese pubblicate negli Stati Uniti.

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