Giovani, 50 milioni per recuperare chi non studia e non lavora

Piano straordinario per rilanciare il percorso di vita dei Neet che sono ormai 150mila in Lombardia

Giovani, 50 milioni per recuperare chi non studia e non lavora
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Un patto per i giovani. Regione Lombardia e Fondazione Cariplo hanno firmato un accordo da 40 milioni di euro, finanziato al 50% da ciascun ente, per contrastare il fenomeno dei Neet, l'aumento di ragazzi che non studiano e non lavorano (acronimo di "Not in Education, Employment or Training"). L'iniziativa è sostenuta con ulteriori 10 milioni da parte di Intesa Sanpaolo, come già annunciato dal CEO Carlo Messina. Un ente pubblico e uno privato uniscono le forze, le energie e le risorse per intercettare, accompagnare e rilanciare il percorso di vita e di crescita professionale di migliaia di giovani lombardi, oggi a rischio di esclusione sociale e economica. Sono giovani che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in percorsi formativi. In Italia sono oltre un milione, in Lombardia circa 150.000. L'intesa è stata siglata da Simona Tironi, assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo. Obiettivo della collaborazione non è solo prevenire l'esclusione sociale, ma anche riattivare chi si trova già nella condizione di Neet, attraverso interventi congiunti: nelle scuole, per intercettare precocemente i segnali di abbandono; nei territori, per costruire percorsi personalizzati di reinserimento nel mercato del lavoro, con azioni concrete volte ad aumentare le opportunità occupazionali.

L'iniziativa prevede l'attivazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, con attenzione ai territori più fragili; la creazione di reti territoriali di presa in carico, che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali; e l'introduzione di metodologie educative e formative innovative, attraverso laboratori esperienziali, attività pratiche e percorsi di mentoring individuale, per rafforzare le competenze, la motivazione e l'autonomia. Non solo: verranno promosse nuove reti multi-attore per condividere conoscenze e competenze

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