Per il gip il decreto del governo è incostituzionale. Fontana: "Mettono zeppe a una macchina oliata"

A San Siro test antiterrorismo, a Verona per la chiusura c'è Bolle

Per il gip il decreto del governo è incostituzionale. Fontana: "Mettono zeppe a una macchina oliata"
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"La magistratura è libera di intervenire su tutto. Anche in questo caso stanno cercando di mettere un po' di zeppe in una organizzazione che sta funzionando e sta dando risposte eccellenti". Così il governatore Attilio Fontana ha commentato ieri la decisione del Gip di sottoporre alla Consulta a la possibile incostituzionalità del decreto legge sulla natura privata della Fondazione Milano Cortina. "Aspettiamo l'esito della decisione della Suprema Corte anche se tutti i comportamenti che sono stati compiuti in vigenza della legge in questione credo escludano la sussistenza di qualunque reato quindi è abbastanza anomalo il comportamento Procura - ha sottolineato Fontana -. Abbiamo rispettato una legge, non si può dire che ci sia un comportamento illecito da punto di vista penale, se poi la legge viene dichiarata illegittima costituzionalmente, benissimo, ma l'elemento psicologico del reato non esiste sicuramete". E ha ribadito che "per organizzare un evento come le Olimpiadi ci vuole elasticità che il pubblico e il passaggio attraverso le normative non ci consente di avere. Per fare una gara di appalto ci vuole un anno e mezzo, per eseguire un'opera pubblica tra i tre e mezzo e i quattro anni: questo è l'ordine di grandezza, mentre una fondazione di diritto privato non deve sottostare a tutti questi tempi e riesce ad organizzare le Olimpiadi, altrimenti non saremmo riusciti". Tranquillo il presidente del Coni Luciano Buonfiglio: "Siamo rispettosi di quello che avverrà ma non credo che ci sia nulla. Rispetto di tutti, ma rispetto anche di Milano-Cortina". Tant'è, la notizia giudiziaria, che pure avrà un esito probabilmente tra parecchi mesi, ben oltre la chiusura dei Giochi, è arrivata a tre mesi dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2026, il 6 febbraio a San Siro, e nel giro della presentazione della chiusura all'Arena di Verona il 22 febbraio. Il vicepremier della Lega Matteo Salvini, il ministro Francesco Lollobrigida, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, il governatore del Veneto Luca Zaia il sindaco di Verona Damiano Tommasi e la sovrintendente dell'Arena Cecilia Gasdia hanno lanciato con il presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò e il ceo Andrea Varnier "Beauty on Action", titolo dell'evento, e il primo talento coinvolto, l'étoile internazionale Roberto Bolle. A firmare lo show è una squadra di creativi guidata dal presidente di Filmmaster Alfredo Accatino. "Fino a qualche tempo fa in molti dicevano che non ce l'avremmo mai fatta, ora li invito a bersi un bicchiere di prosecco - ironizza Salvini. Ad oggi sono stati già venduti oltre 850mila biglietti. E Verona sarà la capitale mondiale dell'inclusione con la cerimonia anche delle Paralimpiadi, quella seria e non da talk show, è una cosa che mi rende orgoglioso".

In vista dei Giochi, ieri a San Siro i reparti speciali della Polizia di Stato hanno organizzato un'esercitazione antiterrorismo, simulando un attacco durante una visita guidata all'interno del museo dello stadio di San Siro.

I finti terroristi si sono barricati all'interno dello stadio e il test si è chiuso con l'irruzione degli uomini del Nocs. Hanno partecipato anche Croce Rossa Italiana, Croce Bianca, Anpas, Areu. Operazioni simili si sono svolte in contemporanea a Roma all'aeroporto di Ciampino e di Fiumicino.

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