«Il Giro accenderà la Notte bianca dello sport»

Daniela Uva

Milano ha iniziato il conto alla rovescia. Fra sei mesi la città applaudirà il trionfatore del 90mo Giro d’Italia. Il prossimo 3 giugno la più importante manifestazione ciclistica del Paese si concluderà proprio nel capoluogo, come è tradizione dal 1909, anno di fondazione della competizione. Dopo 21 giorni di gara e altrettante tappe - la prima, il 12 maggio, da Caprera a La Maddalena per celebrare la nascita di Giuseppe Garibaldi - la maglia rosa salirà sul gradino più alto del podio all’ombra della Madonnina. La linea del traguardo, come lo scorso anno, in corso Venezia, a poche decine di metri da via Palestro. L’arrivo degli atleti sarà accolto con una festa speciale, organizzata dal Comune per ricordare il legame fra la città e il Giro, nato proprio a Milano per volontà della Gazzetta dello Sport.
«In occasione dell’arrivo del Giro organizzeremo una Notte bianca dello sport - spiega l’assessore comunale allo Sport, Giovanni Terzi -. Per 24 ore, a partire dalle 16 del 2 giugno, la città vivrà una no stop di festa, che coinvolgerà squadre, atleti, semplici amatori ed enti di promozione, che avranno la possibilità di vivere in piazza tutte le discipline sportive. Sarà una notte speciale per tutti i cittadini, con tanto sport e divertimento. Un assaggio in vista della Giornata internazionale dello sport, che sarà celebrata il 6 giugno». Sembrano lontane le polemiche sorte in seguito alla proposta escludere Milano dal Giro e di assegnare l'ultima tappa a Verona. La città ha dimostrato di amare il ciclismo e la competizione che forse meglio lo rappresenta. «Sono molto soddisfatto di come si sia concluso il dibattito sulla destinazione dell’ultima tappa - dice Terzi -. Ancora una volta Milano sarà protagonista della gara ciclistica per eccellenza. I problemi sono stati superati, ora il rapporto fra la città e gli organizzatori è sereno». L’amministrazione è sempre stata convinta che il Giro si sarebbe concluso a Milano, nonostante alcune incomprensioni. «Si diceva che a Milano non c’è abbastanza entusiasmo intorno al Giro d’Italia, che la città è spenta e addormentata - continua l'assessore -. Il nuovo corso sta dimostrando che il capoluogo lombardo è attivo e che non ha alcuna intenzione di farsi strappare il Giro, una competizione che appartiene alla sua storia e alla sua tradizione». Lo dimostrano lo splendido scenario scelto per la presentazione ufficiale - il teatro degli Arcimboldi - e le iniziative che accompagneranno l'arrivo dei corridori. Durante la Notte bianca, infatti, ci sarà spazio per numerosi eventi collaterali, come rassegne culturali e mostre. «Mi fa piacere che il Giro termini a Milano - confida Ivan Basso, vincitore della passata edizione -. Ricordo ancora l’emozione dello scorso anno, quando ho tagliato la linea del traguardo. Spero di far bene anche in questa occasione, ho una squadra forte e grandi motivazioni: il mio obiettivo è essere protagonista sia al Giro d'Italia sia al Tour de France». Fra le altre manifestazioni legate al Giro, un museo itinerante, che dopo aver seguito gli atleti in tutta Italia, arriverà con loro a Milano.


«Lo abbiamo voluto per ricordare la nascita di Giuseppe Garibaldi - spiega Andrea Marcucci, sottosegretario ai Beni culturali -, tutta la competizione sarà legata a questo grande uomo. Garibaldi è stato il primo vero mito della Nazione, per questo abbiamo voluto dedicargli un museo itinerante che ripercorrerà le imprese della sua vita».

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