Giro, Ivan Basso vola sullo Zoncolan

Ivan Basso ha vinto la tappa dopo un duello appasionante in salite con Cadel Evans. Dopo quattro anni il varesino, fermato due anni per doping dal 2006 al 2008, torna al successo. Lo spagnolo Arroyo resta in rosa

Giro, Ivan Basso vola sullo Zoncolan

Monte Zoncolan (Udine) - Ivan Basso (Liquigas) ha vinto la quindicesima tappa del Giro d'Italia, da Mestre al Monte Zoncolan di 222 km. E' la quarta vittoria consecutiva per i corridori italiani. Lo spagnolo David Arroyo Duran (Caisse d'Epargne) ha conservato la maglia rosa dopo la quindicesima tappa del Giro d'Italia, da Mestre al Monte Zoncolan di 222 km. Grande balzo in avanti di Ivan Basso che adesso sale al terzo posto a 3'33" da Arroyo. Al secondo posto di tappa l'australiano Cadel Evans, a 1'19 da Basso, al terzo posto più staccato Michele Scarponi.

Quello di Basso è stato un capolavoro di forza e di tattica sull'aspra, terribile salita dello Zoncolan, con pendenze da brivido e tornanti durissimi. Il campione della Liquigas ha vinto in un appassionante duello diretto con Cadel Evans, strappo strappo, botta e risposta, sfida l'uno a fianco dell'altro. Duello di nervi, soprattutto, fino al colpo da ko finale, a pochi chilometri dall'arrivo.

Dopo quella di ieri di Vincenzo Nibali sul Monte Grappa, ecco dunque l'impresa ancora più bella del vincitore del Giro nel 2006. E proprio a distanza di quattro anni il varesino, fermato due anni per doping dal 2006 al 2008, torna al successo. E adesso risale in classifica: è terzo a tre minuti e mezzo dalla maglia rosa David Arroyo Duran. Basso è arrivato solo al traguardo sullo Zoncolan, considerata la salita più difficile d'Europa, salutato da una folla incredibile di tifosi. Era la terza volta che il Giro arrivava sullo Zoncolan e anche le altre (nel 2003 e nel 2007) aveva vinto un italiano, Gilberto Simoni.

La tappa è vissuta su una fuga a sei da lontano. Dopo appena dieci chilometri sono partiti Pineau, Sijmens, Le Floch, con loro anche un italiano, Reda. Ai quattro si sono aggregati Turpin e Rodriguez. A metà percorso il ritardo maglia rosa ammontava a 14'35". Naturalmente la salita doveva ancora arrivare e quando è cominciata i battistrada hanno subito perso quota. Come previsto, decisivi gli ultimi 10 km, dove Basso ha imposto la legge del più forte: ha cercato fin che ha potuto di resistergli Cadel Evans, staccato poi di oltre un minuto. Terzo Michele Scarponi, che ha preceduto Damiano Cunego e Alexandre Vinokourov.

Dopo le ultime fatiche di montagna, i corridori domani si godranno la seconda e ultima giornata di riposo. In attesa della cronoscalata di martedì: da San Vigilio di Marebbe a Plan de Corones, di 12,9 km, terzo arrivo in quota del Giro. E' una cronometro individuale tutta in salita.

Il tratto di più impegnativo è l'ultimo, quello che inizia al Passo Furcia, interamente sterrato, caratterizzato da pendenze sempre attorno al 20% con punte del 24. Le medie previste sfiorano al massimo i 20 orari. 

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