Expo, il giro del mondo in dieci selfie

Bar di ghiccio e cibi esotici, fra Decumano e Cardo la foto è d'obbligo se vai all'Esposizione Universale

Expo, il giro del mondo in dieci selfie

Una cosa è certa: chi va ad Expo pubblica le foto della sua visita su Facebook. Quelle del Decumano, quelle ai piedi dell'Albero della Vita. In questi mesi gli scatti sono stati milioni. Ed ora che mancano venti giorni alla chiusura della manifestazione, tutti vogliono immortalare il giorno della loro gita. Vanno per la maggiore gli scatti del piatto esotico assaggiato tra i padiglioni. Chi sale sulla rete del Brasile non resiste alla tentazione di farsi un selfie in bilico sul corridoio sospeso, soprattutto dopo aver aspettato due ore in coda. E poi c'è l'immancabile foto con la statua di Lucio Dalla. In piena estate l'autoscatto imperdibile era quello nel bar di ghiaccio (Alessandro Rosso corporate pavillon).

1. IL POPOLO DEL CIBO
In posa stile Hollywood con i giganti di Ferretti
Immancabile una foto con il Popolo del cibo, creato dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti. Le statue, alte 3,5 metri, richiamano i ritratti burleschi dell'artista milanese Arcimboldo e le sue teste grottesche composte da alimenti. Da Enolo a Fornaro, i giganti spiegano le sfide, le opportunità e le occasioni di crescita che Expo offre ai paesi del mondo. L'imponente esercito si trova all'ingresso ed è una tappa imprescindibile dei turisti.

2. LA RETE DEL BRASILE
L'album di classe 2015 è sul corridoio mobile
Se ci fosse il modo di confrontare le foto di classe del 2015, quelle della quasi totalità delle scuole lombarde avrebbero un unico sfondo: la rete del padiglione del Brasile. Lì si sono messe in posa le scolaresche in un rituale diventato di moda e immortalati negli annuali di tutti gli istituti. E un giorno i ragazzini di oggi racconteranno ai loro figli l'esperienza del lontano Expo 2015.

3. REPUBBLICA CECA
A caccia di una scusa per un bagno in piscina
Il selfie è più che altro una scusa: fingendo di volersi fare uno scatto ricordo, i turisti si arrotolano i pantaloni, levano le scarpe e si mettono a mollo nella piscina esterna al padiglione della Repubblica Ceca. Meglio se con una pinta di Pilsner Urquell in mano. Lo hanno fatto nelle giornate più calde di luglio e lo fanno pure ora, ad autunno iniziato. Sullo sfondo la scultura più kitsch dell'Esposizione: il gigantesco uccellino che si trasforma in auto.

4. TERRAZZA MARTINI
Calici di vino al tramonto nell'Esposizione da bere
Su Internet spopolano i selfie dei visitatori Expo sulla terrazza Martini. Una rivisitazione della Milano da bere degli anni Ottanta in versione contemporanea e un po' più internazionale. Calici che si toccano in cin cin al tramonto, aperitivi spizzicati in terrazza: il tradizionale aperitivo per un po' si trasferisce dai piedi del Duomo alla sede più in voga del momento.

5. LA STATUA PIÙ AMATA DEL DECUMANO
«Caro amico ti taggo». Sulla panchina con Lucio Dalla
Se ne sta lì, sorridente e un po' sornione, in attesa che qualcuno si sieda accanto a lui. È il Lucio Dalla di Expo. La scultura in bronzo allestita lungo il Decumano fa parte dell'esposizione «Tesoro d'Italia» curata da Vittorio Sgarbi. E del resto anche il cantautore è un patrimonio italiano. L'opera è stata realizzata dall'artista (amico di Dalla) Carmine Susinni che sprona i visitatori a posare sulla panca, facendoli diventare parte integrante dell'opera.

6. ALBERO DELLA VITA
Giochi di luci e suoni: qui ci vuole un video
Diciamolo, di fronte all'Albero della vita un selfie non è sufficiente: ci vuole un video per immortalare lo spettacolo di giochi di luce, gli effetti speciali con l'acqua e i sottofondi musicali. Di giorno si possono ascoltare 5 brani italiani, di sera va in scena la «Tree of life suite», appositamente composta dal maestro Roberto Cacciapaglia. L'albero fa spesso anche da sfondo ai selfie scattati dalle terrazze dei padiglioni.

7. PALAZZO ITALIA
Ecco l'effetto cartolina fra i paesaggi italiani
All'interno di Palazzo Italia, una delle fotografie più scattate è quella nella sala degli specchi: si tratta di pareti su cui vengono proiettati gli sfondi più suggestivi dei paesaggi italiani, delle città d'arte, dei prati toscani, delle coste liguri. Farsi un selfie lì significa trovarsi specchiati su una spiaggia, tra i monti o tra le vie dei paesi italiani, ad effetto cartolina. Per la serie: «Saluti e baci da Expo».

8. A TAVOLA
Facebook, regola uno: pubblica ciò che mangi
Basta scorrere la bacheca di Facebook per scoprire quali sono le specialità del giorno di Expo: come da tradizione, sui social network i turisti pubblicano i piatto servito a tavola prima di impugnare la forchetta. E tra i più quotati c'è il risotto speciale di Davide Oldani, servito con crema allo zafferano e panettone sbriciolato sopra. Vanno per la maggiore anche le specialità regionali di Eataly e i cibi take away.

9. EMIRATI ARABI
Sfondi di dune e sabbia ed è come una vacanza
Scattare una foto nel padiglione degli Emirati Arabi significa «ingannare» la platea di amici e parenti. Il selfie potrebbe essere stato tranquillamente realizzato durante un viaggio nel deserto. L'effetto scenico delle finte dune sullo sfondo è incredibile. E soprattutto crea una luce e un'atmosfera degne del più romantico dei viaggi. Ci mancano i cammelli e per il resto sembra una foto delle vacanze.

10. CLUSTER DEL RISO
I mille «cheese» dei giovani tra specchi e mini risaie
Di per sé il cluster del riso ha poche attrazioni. Anzi, è stata una delle aree più sfortunate di Expo, tra i ritardi nell'allestimento e la «miseria» dei materiali. Ma c'è una chicca che non sfugge agli adolescenti: gli specchi. In teoria le pareti dovrebbero riflettere le risaie costruite all'ingresso del cluster.

In realtà riflettono gruppi di ragazzini e coppiette in posa con la bocca a cuore per un ricordo dell'estate 2015.

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